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lunedì 15 luglio 2013

1932. Il volto nascosto del Mundial in Brasil

Il municipio di Rio ha approvato una risoluzione che prevede il “raccoglimento”
e “internamento” forzato di tossicodipendenti e senzatetto. La norma è del maggio 2011, quando la segreteria municipale di assistenza sociale ha istituito il ricovero forzato per bambini e adolescenti di strada e tossicodipendenti. Nell’ottobre del 2012 viene allargato anche agli adulti. Una sorta di Tso collettivo portato avanti con manette, manganelli e armi non letali. Qualcosa di violento, nei termini e nei metodi, al centro di feroci polemiche che non hanno mai superato il dibattito interno al Paese, nonostante l’intervento di Ong e dell’Onu che ha criticato molto la cosa. Come dire: l’importante è l’immagine e di certo tutti i tifosi dovranno avere una bella esperienza, lontana da una parte di realtà brasiliana, che non si deve proprio vedere.

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