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martedì 30 luglio 2013

1959. Nella sanità pubblica piemontese, gli unici ad avere un posto garantito sembrano essere i dirigenti delle Federazioni

Doveva essere un momento di verifica e di ascolto dei bisogni delle Asl.
Doveva essere il momento dove fare chiarezza. 

Doveva essere un incontro interlocutorio. 
É diventato il luogo dove decidere il riciclo di sei dirigenti che devono essere veramente bravi, se non esiste un modo di lasciarli a casa, dove istituire una commissione interna per chiarire il gran mistero degli appalti prorogati a insaputa di tutti e soprattutto è stato il momento di comunicare che bisogna fare ulteriori economie, per 150 milioni. Dove verranno fatte, se non sulla pelle delle persone e degli operatori? Non certo su quella dei dirigenti, sembrerebbe.

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