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mercoledì 11 aprile 2012

838. In Cina condannati per essere litigiosi e causare problemi


L’avvocato e attivista per i diritti umani Ni Yulan è stata condannata a due anni e otto mesi per frode, litigiosità e per causare problemi, mentre il marito Dong Jiqin, è stato invece condannato a due anni di prigione. Una brutta storia di violenza e di soprusi finita male per chi ha tentato di occuparsi dei casi di persone vittime di espropri di abitazioni per far posto a progetti immobiliari nella capitale, incluso alcuni legati alle Olimpiadi di Pechino del 2008.
Il prezzo pagato da Ni Yulan ha dell’inconcepibile: picchiata brutalmente dalla polizia per il suo lavoro giuridico, nel 2002, la donna 51enne ha perso l’uso delle gambe, ed è ora costretta in sedia a rotelle. Quando la polizia la prese, Ni stava filmando la demolizione forzata della casa di un suo cliente, ed è stata ripetutamente calciata nelle ginocchia, fino a spezzarle entrambe, spezzandole anche i piedi. Detenuta, le venne impedito di servirsi di stampelle, e veniva quotidianamente costretta a muoversi carponi. Dopo il suo rilascio, Ni denunciò i maltrattamenti subiti, ed il suo caso sollevò l’interesse della comunità internazionale. Poi, lo scorso anno, nel corso dell’ondata di arresti che seguirono l’appello online ad una «primavera di Pechino» sullo stile delle «primavere arabe» che stavano modificando il Medio Oriente, Ni è stata nuovamente arrestata e ora la nuova condanna.
Se questo è il nostro futuro, preferisco tornare indietro al far west. Almeno lì una pistola riuscivi a procurartela!

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