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lunedì 28 maggio 2012

1003. Quando la Regione delibera e le ASL non recepiscono


Succede in Puglia, dove la Regione ha stanziato 600 milioni per iniziare a pagare i fornitori, ma ne sono stati usati solo 200, peccato che gli interessi passivi siano aumentati di 18 milioni. Per limare il maxi debito da 1,5 miliardi, nel 2011 l'amministrazione di Nichi Vendola aveva stanziato la cifra con cui le aziende sanitarie avrebbero dovuto pagare le forniture mai saldate. A Bari, Lecce e Foggia il 70% delle fatture è rimasto in cassa, mentre il Policlinico di Bari, per coprire una parte dei 350 milioni di euro di debito totale, ne ha utilizzati 80 di quelli messi a disposizione dalla Regione. Questa operazione ha comportato il risparmio di 8 milioni di euro, tra interessi passivi, spese legali e lo sconto del 2,5% su ogni fattura, che la struttura può così impegnare per dare servizi al cittadino. Leggendo questa vicenda mi cadono le p… perché malgrado si cerchi di fare qualcosa, non sempre si centrano gli obiettivi e soprattutto si continua a lavorare come se nulla fosse. Perché non detrarre dagli stipendi dei direttori delle ASL almeno una parte dei denari che inevitabilmente verranno spesi in più, giusto per lanciare un messaggio pedagogico: se governi male, ci rimetti di tasca tua.

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