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sabato 12 maggio 2012

952. 3 centesimi in più sulle bibite gassate


Interessante teoria pedagogica: visto che le bibite gassate fanno male, e lo Stato ha a cuore la salute dei suoi cittadini, le facciamo pagare solo 3 centesimi in più, in modo da recuperare 250 milioni di euro l'anno, denaro che servirà a finanziare campagne di prevenzione e di promozione di corretti stili di vita e ad alcuni interventi mirati in campo sanitario.
Tutti sappiamo che mancano i soldi per fare qualsiasi cosa, a parte ovviamente per acquistare gli F35 e per gli stipendi intoccabili di tutti i politici a tutti i livelli, ma con quale coerenza si tassano alcuni cibi e non altri. Se vogliamo veramente educarli, non aumentiamo di 3 centesimi, ma di 1 euro. Vedrete come crolla il mercato e quante persone smetteranno di bere bibite gassate, senza il bisogno di campagne di promozione della salute. Questo farebbe uno Stato serio che si occupa di salute e non userebbe dei mezzucci per rastrellare qualche soldo che finirà, a mio avviso, chissà dove, magari per gli acquisti di un macchinario indispensabile a qualche primario immanicato che senza non può fare uno studio che gli permetterà di girare tutto il mondo a costo zero, grazie alle aziende farmaceutiche per cui ha fatto ricerche con la suddetta macchina.

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