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venerdì 7 ottobre 2011

347. Se questo è un uomo


Primo Levi viene catturato nel dicembre del 1943 e portato a Auschwitz, dove riuscirà a sopravvivere al campo di concentramento in terra polacca e essere salvato dall’esercito russo. Ritornato sente impellente il bisogno di raccontare gli avvenimenti, ma non trova che un piccolo editore che nel 1947 pubblica 2500 copie del libro. La casa editrice fallisce e il libro torna nell’oblio, anche perché quella “brutta storia” voleva essere dimenticata, rimossa, da un po’ tutti. Nel 1958 la casa editrice Einaudi lo ripubblica e da allora è diventata la preziosa testimonianza di un uomo che non giudica, ma offre al lettore gli elementi utili per esprimere un parere su quella incredibile aberrazione dell’essere umano, la creazione dei lager.

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