Questo
distretto comprende l'antico comune di Montmartre, annesso dalla capitale nel
1860, è il terzo arronddissement più popolato e ospita il quartiere a luci
rosse di Pigalle.
Tra
i punti d’interesse svetta la bianca Basilique du
Sacré-Cœur, la place du Tertre, il Moulin Rouge, l’Église Saint-Bernard de
la Chapelle , l’Église Notre-Dame de Clignancourt, il
Cimetière de Montmartre, il Moulin de la galette, il Cabaret du Lapin Agile,
il Cimetière Saint-Vincent, il Cimetière du Calvaire, l’Église
Saint-Pierre de Montmartre, l’Église Saint-Jean
de Montmartre, l’Église Notre-Dame de Clignancourt, l’Église Saint-Denys
de la Chapelle, affianco alla basilique Sainte-Jeanne-d’Arc, l’Église
Notre-Dame du Bon Conseil, l’Église Sainte-Hélène, l’Église Sainte-Geneviève
des Grandes Carrières, il Musée de Montmartre, l’Espace Dalí, la Halle Saint-Pierre, il Théâtre de
l'Atelier, il Ciné 13 Théâtre, il Théâtre des
Abbesses, il Divan du Monde, Les Trois Baudets, il Théâtre de Dix heures,
Le Trianon, il Théâtre
des Deux Ânes, il Bateau-Lavoir, La Cigale, l’Immeuble et piscine des Amiraux,
la Maison Eymonaud, la Maison de Tristan Tzara, la
Manufacture de porcelaine de Clignancourt, l’Élysée Montmartre e la Villa
des Arts.
Pigalle
Questo
particolare quartiere prende il nome dallo scultore Jean Baptiste Pigalle ed è
un noto luogo turistico per la presenza di importanti locali notturni, con
molti sexy shop in Place Pigalle e nei principali boulevard.
La
storia di Pigalle, in quanto quartiere particolare, inizia nel 1881 con
l'apertura del cabaret Le Chat noir, dove lavorava Aristide Bruant, cantore
della Parigi equivoca. Nel 1885 Maxime Lisbonne, di ritorno dalla Nuova
Caledonia dove scontava una condanna all'ergastolo amnistiata nel 1880, apre La
Marmite dove presenta degli spettacoli osè. Successivamente inventerà lo
striptease al Divan japonais. Nel 1889 apre Le Moulin-Rouge, che con il tempo
attira la clientela che prima si ritrovava intorno alla porte Saint-Martin e
alla porte Saint-Denis, zona del piacere notturno.
In
quel periodo il quartiere è immortalato da artisti come Henri de
Toulouse-Lautrec, Pablo Picasso, Vincent van Gogh, Maurice Neumont e Salvador
Dalí.
Verso
il 1910 diventa un quartiere gestito dalla criminalità legata alla
prostituzione e al gioco d’azzardo e anche se nel 1918 esistono restrizioni su
alcol e luce, i clienti qui trovano tutto quello che gli necessita. Negli anni
’30 esistono 177 bordelli e le vie sono piene di prostitute, controllate dai
loro protettori.
Nel
1932 inizia una guerra tra malavita corsa e malavita parigina con omicidi e
altri delitti, così la polizia moltiplica le retate e le chiusure dei cabaret.
Poco prima della guerra, l'eroina arriva in quantità e si vende nei bar ed nei
ristoranti. La Seconda Guerra mondiale e l'occupazione tedesca non portano
molti cambiamento agli affari dei malviventi del quartiere. Alla Liberazione la
legge Marthe Richard vieta in Francia le case chiuse, ma questa decisione non
fa sparire la prostituzione, perché si ritrovano nella vie o lavorano negli
albergi a ore. Negli anni 1960 questi alberghi vengono chiusi un po’ alla
volta, così diminuisce il numero di prostitute, ma il quartiere resta molto
popolare per fare festa con i parchi di divertimenti, i locali di striptease ed
i bar. Fin dall'inizio degli anni ‘70, con la liberazione dei costumi, si
installano i primi cinema pornografici, si moltiplicano i sexy shops come i
saloni per massaggi ed appaiono i primi live-show.
Anche
se il tempo dove si incrociavano a Pigalle i malviventi, i poliziotti ed i
clienti sembra lontano, si trovano ancora numerosi sexy shops, locali per
spettacoli per adulti e il Museo dell'erotismo, tuttavia, i locali notturni, i
cabaret celebri e le insegne multicolori al neon offrono più uno scenario per i
turisti, che quel luogo che fu in passato.
L'area
a sud di Place Pigalle non è dedicata al commercio sessuale, ma alla vendita di
strumenti ed equipaggiamento musicale. Una parte di Rue de Douai consiste
unicamente di negozi che vendono chitarre, batterie e accessori musicali.
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