martedì 11 ottobre 2011

353. Uccisa da un giocatore a Milano


La settimana scorsa un uomo ha ucciso a coltellate l’anziana vicina di casa che ha avuto la sfortuna di chiedere la restituzione di 20 euro che gli aveva prestato a luglio. Questa richiesta e l’uso di shaboo, una metalanfetamina sintetica utilizzata fra i consumatori di droga orientali, hanno fatto il resto.  Non si saprà mai quanto l’effetto della sostanza abbia fatto la differenza per far scattare l’aggressività che covava in quell’uomo, fatto sta che una donna è morta e l’uomo trascorrerà, forse, molti anni nelle patrie galere. Verrà trattato come un omicida, un tossicodipendente classico oppure come un giocatore d’azzardo patologico? Staremo a vedere, tenendo conto che in Italia la patologia del gioco d’azzardo non è riconosciuta come malattia, per cui il Servizio Sanitario Nazionale che se ne occupa, almeno in parte, lo fa più per spirito d’iniziativa che per mandato legale.


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