martedì 11 ottobre 2011

352. Il gioco d’azzardo non è per lo Stato


Che invidia!!!!
Questa interessante inchiesta de La Repubblica, firmata da Alberto Custodero e pubblicata a maggio del 2011, racconta come il business sia ormai in mano a società private e lo Stato incassi una quota tutto sommato marginale dell’enorme giro di denaro. Approfondisce bene i legami tra politica, affari e infiltrazioni mafiose e cerca di sfatare il mito tanto comodo a tutti che l’unico che ci guadagni sia lo Stato, riscuotendo una "tassa sugli stupidi", che credono ancora che buttando qualche euro nelle macchinette si possano risolvere i propri problemi economici. Certamente c’è chi recupera del denaro e sistema alcune cose, godendosi i frutti della vincita, ma sono molti quelli che dilapidano patrimoni, pensioni e rendite familiari per rincorrere il denaro facile o per recuperare le somme perse. In Italia si parla di 600-700mila persone………….. una epidemia di giocatori d’azzardo patologici!

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