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domenica 5 febbraio 2012

583. Dear Mario Monti, slow down!


Prima la scelta di alcuni sottosegretari non proprio persone serie, poi l’uscita di Martone sugli sfigati, poi la sua sulla monotonia del posto fisso, ora anche la mail della bambina che la guarda in tv e la chiama nonno. Forse lei sta un pochettino esagerando, perché se lo spread scende non si lasci andare come il suo predecessore a battute e a lazzi che hanno anestetizzato l’Italia e ci hanno ridotti a un passo dal fallimento, piuttosto rimanga concentrato sulle tante cose da fare, vedesi anche l’ultima neve a Roma che al pari di Schettino non fanno fare proprio bella figura a questo Paese.
Il problema non è il posto fisso, il problema è il lavoro e le pochissime opportunità che un mercato asfittico offrono ai giovani come ai quarantenni che lo perdono. In un paese normale dovrebbero essere le persone a decidere se “annoiarsi” in un posto fisso oppure cambiare spesso e crescere professionalmente in vari  posti di lavoro. Oggi, se tenti di cambiare, o vai a lavorare per qualcuno che conosci oppure sai quello che lasci ma non sai cosa trovi. Non mi sembra proprio una alternativa allettante. Da cittadino convinto che Lei possa fare meglio del suo predecessore, e forse ci vuole anche poco, le auguro di ritrovare l’equilibrio e la competenza che fino a oggi l’hanno condotta a governare questo Paese, ricordandole che lei dovrebbe sempre essere migliore dei cittadini che rappresenta, non il contrario.

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