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mercoledì 22 febbraio 2012

641. Anche i Pronto Soccorso torinesi vicinissimi al collasso


Per la prima volta, a Torino, i medici che lavorano in Pronto Soccorso hanno sottoscritto una lettera condivisa che sta per essere inviata al presidente della Regione, Cota, e all’assessore alla Sanità, Monferino. «I medici che lavorano nei pronto soccorso negli ospedali di Torino - si legge - vogliono sollecitare provvedimenti urgenti che consentano di correggere in tempi brevi le maggiori criticità legate all’attuale importante sovraffollamento di tutti i Dea cittadini». Mettono le mani avanti i medici, dopo l’inchiesta avviata dalla procura di Roma e l’invio degli ispettori ovunque dal ministero della Salute. «Da tempo - prosegue la lettera - ci è stato detto che bisogna ridurre i ricoveri e trovare percorsi clinico-assistenziali alternativi al ricovero per il maggior numero possibile di pazienti. E per quanto ci riguarda lo abbiamo fatto». Ma, «indipendentemente dal modello organizzativo adottato da ciascuna azienda, molti pazienti in attesa di ricovero restano a lungo in pronto soccorso, spesso per più giorni, per la mancanza del letto nei reparti di Medicina». Un fenomeno che «è andato accentuandosi nel corso degli ultimi anni, diventando ora insostenibile».

Rientra in parte il problema dei servizi socio-assistenziali, perché nell’incontro di ieri sono stati “recuperati” 25 milioni di euro da parte della Regione.

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