L'idea
del governo peruviano è quella di realizzare uno scalo (su cui
investono coreani e canadesi) che alleggerisca il già congestionato
aeroporto di Cusco e allo stesso tempo porti i visitatori ancor più
vicino al Machu Picchu e a tutte le meraviglie della Valle Sacra da
scoprire. Una soluzione che però allarma archeologi e ambientalisti:
non solo le varie rovine della valle potrebbero non reggere l'impatto
con le vibrazioni legate al traffico aereo, ma aumenterebbe in
maniera significativa
anche lo stato di sofferenza proprio del
fragile Machu Picchu a causa del turismo. Nel 2017 le rovine sono
state visitate da 1,5 milioni di persone, quasi il doppio del limite
che l'Unesco ha raccomandato (e per cui l'ente ha minacciato di
togliere lo status di "patrimonio dell'umanità").
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