sabato 31 dicembre 2011

479.XX° arrondissement di Parigi - Ménilmontant (2/2)



Pavillon Carré de Baudouin
È un edificio del XVIII secolo, convertito in un spazio culturale aperto al pubblico nel giugno 2007. L’edificio, detto Pompadour, è una casa di campagna costruita come luogo di piacere e di villeggiatura. Uno dei primi proprietari, Nicolas Carré de Baudouin, la ereditò nel 1770 e chiese a Pierre-Louis Moreau-Desproux di aggiungere un facciata in stile palladiano con un peristilio e quattro colonne di stile ionico. La casa fu poi la proprietà del famiglia Goncourt, e Jules ed Edmond de Goncourt passarono qui una parte della loro infanzia. Dal 1836 le suore di Saint Vincent de Paul fondarono un orfanotrofio, costruito in un edificio adiacente. Tra il 1972 e il 1992 le suore gestiscono un centro medico sociale e dopo la loro decisione di vendere la proprietà, nel 2003 viene acquistata dalla città di Parigi e ristrutturata dagli architetti Stéphane Bigoni et Antoine Mortemard. Nel 2005 vengono aperti al pubblico i giardini e dal 2007 l’edificio ospita un auditorio, delle sale per esposizioni, degli uffici per le associazioni e la Casa della laicità. 


Parc de Belleville
Inaugurato nel 1988, questo parco pubblico sulla collina di Belleville offre una bella vista panoramica sulla città. A disegnarne l’aspetto odierno è stato l’architetto François Debulois con la cooperativa API, diretta dal paesaggista Michel Viollet. All’interno si trovano un migliaio di alberi e arbusti, roseti e piante perenni come alcune piante di vite, in ricordo delle colture di un tempo. Si incontra anche una fontana su più livelli che scende giù per la collina, come la casa dell'aria, un spazio educativo destinato a sensibilizzare i visitatori all'importanza dell'aria ed ai problemi dell’ inquinamento. 
Durante il periodo Merovingi la collina era una grande vigna che produceva “la piquette”, un vino giovane e leggermente frizzante. Da questa collina nel 1814 l’esercito russo ha messo a ferro e fuoco i vicini villaggi di Montreuil, La Villette e la Chapelle. Nel XIX secolo viene aperta una cava di gesso, che attira una popolazione stagionale di operai, che d’estate mietono i campi. Con la chiusura della cava, la zona è diventato insalubre ed è stata bonificata con le costruzioni del XX secolo.


Mur des Fédérés
È una parte del muro di cinta del cimitero du Père-Lachaise davanti al quale, il 28 maggio 1871, centoquarantasette combattenti della Comune sono stati fucilati e gettati in una fossa aperta ai piede del muro. Da allora simboleggia la lotta per la libertà e gli ideali dei comunardi. Ogni anno, il primo maggio, il Grande Oriente di Francia, il Partito comunista francese e le organizzazioni sindacali rendono omaggio alle vittime della Comune e a quelle del nazismo recandosi al Muro.

La Bellevilloise
È oggi un luogo per concerti, esposizioni e riunioni. In origine era il nome di una cooperativa operaia che funzionò dal 1877 fino al 1936, che permetteva ai suoi aderenti di acquistare prodotti alimentari o di prima necessità a prezzi ridotti in parecchie decine di negozi del quartiere. Più tardi organizzò altri servizi e attività a carattere sociale, educativo e culturale come dei dispensari, un patronato laico, degli spettacoli di teatro e di musica e un'università popolare. Questo edificio è stato costruito tra il 1908 e il 1910, è chiamata la “casa dei popolo”, su disegno dell’architetto Emmanuel Chaine.

Théâtre national de la Colline
Fondato nel 1951 da Guy Rétoré con la sua compagnia “La Guilde”, nel 1960 diventa permanente al teatro e nel 1983 l’allora ministro Jack Lang decide di ristrutturarlo. Possiede una grande sala che può accogliere circa 750 persone ed una piccola sala che può accogliere 200 persone. Oltre al teatro si trovano una libreria, un ristorante, un bar e uno spazio per l’accoglienza.
Disegnato dagli architetti Valentin Fabre e Jean Perrottet, la facciata dell’edificio è una grande struttura in vetro e metallo che lo rende un edificio maestoso e aperto all’esterno. Le decorazione sono opera dell’interior designer Annie Tribel Heinz, che ha privilegiato l’utilizzo di vernici colorate e materiali trasparenti.
Dove mangiare
Per quanto riguarda la cucina francesce provate Le Baratin, mentre per la cucina asiatica recatevi in rue Au Maire, piena di ristoranti di taglierini.
Grandi magazzini e acquisti
Se amate gli oggetti di seconda mano andate al Marchèaux Puces de Montreuil.


XX° arrondissement - Ménilmontant (1/2)  

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venerdì 30 dicembre 2011

478. Capodanno, tempo di bilanci per il governo Cota

Se continuerà a governare il Piemonte come ha fatto finora, non finiremo bene, questa in sintesi l’analisi pubblicata su Lo Spiffero e scritta da Riccardo de Caria. Non risparmia critiche alla gestione Bresso, rea di aver posticipato pagamenti e impegni economici, ma non elogia le scelte fatte dall’attuale governatore, in una interessante carrellata di avvenimenti, ricca di link a documenti esterni. Bravo!

L'articolo

477. Il destino dato in appalto

La giornalista Irene Tinagli offre qualche riflessione sul tema del gioco e sul perché molte persone affidano alla fortuna e al caso il loro destino. Vi propongo la parte finale dell’articolo.
L’impressione che ne emerge tuttavia è quella di milioni di persone che si sentono sempre meno padrone del proprio destino, che non sanno o non vedono come poter migliorare la propria posizione, costruire il proprio futuro. E in questo vuoto si affidano, semplicemente, al caso. L’unico fattore che non chieda né impegno né sacrifici ma anche una delle poche cose che non faccia favori a nessuno. Uno dei pochi meccanismi che appare trasparente nella sua totale casualità. Una logica che non dà né per necessità né per merito, ma solo per fatalità. Ecco, il pensiero che milioni di italiani ripongano maggiore fiducia nella fortuna come mezzo per risollevare le proprie sorti piuttosto che nelle loro capacità o in quelle dei loro governanti dovrebbe farci riflettere. E farci capire che il grande lavoro di ricostruzione che ci attende nel 2012 non riguarda soltanto le casse dello Stato.

 L'editoriale

476. Gioco d'azzardo e informazione

Rosaria Talarico riassume in questo articolo un anno di gioco d’azzardo in Italia, con cifre da capogiro e un aumento del 24% rispetto allo scorso anno. Utilizza i dati ufficiali, quelli dell’AAMS, che dicono che “il settore giochi nel 2011 ha fatto registrare una raccolta di 76,5 miliardi di euro e vincite per 57,5 miliardi: la spesa effettiva è stata, dunque, di 19 miliardi. In tempi di manovre economiche da vampiri, l’erario dal gioco non ha che da guadagnare. E il trend è in crescita di anno in anno”.
Segnalo alla giornalista che:
1)    l’erario sicuramente ci guadagna, ma la cifra che lo Stato incassa per i giochi è pressoché uguale negli ultimi 5 anni. Dove sono finiti i soldi, visto che l’incasso dello Stato doveva aumentare così come sono aumentate le giocate?
2)     Non usi le categorie, nuove, offerte dall’AAMS. La spesa effettiva non sono solo i soldi che “spendono” i giocatori, ma è il guadagno delle tante aziende che vivono di gioco.
3)    Vero è che sono stati “vinti” 57,5 miliardi, ma non sono finiti nelle tasche dei tanti italiani che giocano ma, purtroppo o per fortuna, nelle tasche dei pochi, magari anche con piccole vincite. Perché l’AAMS non ci fornisce il numero dei vincitori?




L'articolo

giovedì 29 dicembre 2011

475. Quale futuro per il calcio?

Se la Storia passata dovesse insegnare qualcosa, credo che il messaggio non sia stato recepito. Questo in sintesi il mio pensiero leggendo l’intervista a Carlo Petrini, calciatore di serie A dei favolosi anni ’70, dove esperimenti  chimici e partite comprate esistevano come oggi e forse peggio. Per fortuna che non seguo il calcio e il suo carrozzone e chissà perché, penso che anche leggendo questo articolo, così come molti tifosi seguiranno le vicende dell’ultimo scandalo, continueranno a osannare 22 “cretini” in mutande che corrono dietro un pallone.

L'articolo

mercoledì 28 dicembre 2011

474. I “pacchi” di Berlusconi al nuovo governo

Bell’articolo del Fatto quotidiano, che propone a Monti di fermare un nuovo beauty contest, questa volta per la concessione delle slot. Il governo Berlusconi era proprio bravo a fare i regali, prima le frequenze, dove lui non aveva alcun interesse, ora le slot, dove lui, di nuovo, non ha alcun interesse. Ovviamente sono ironico e mi auguro che questi “tecnici” riescano a spremere quasi un miliardo di euro a società che ne incassano moltissimi pagando molto poco e che campano sulla superficialità e la disperazione di troppi italiani, illusi e abbindolati dai guadagni in teoria troppo facili.

L'articolo

473. Roma – Palermo senza passare dal via

Mentre nel Comune di Torino una quarantina di persone, vincitrici di concorso almeno per adesso non verranno assunte, il Comune di Roma in tre anni ha assunto migliaia di persone. Intanto la Regione Sicilia viene bloccata per l’assunzione di oltre 1600 persone e altre 2000 persone aspettano la regolarizzazione nella sanità dell’isola. Ma non c’era la crisi?

martedì 27 dicembre 2011

472. Quando neanche vincendo un concorso


È la vicenda che ha coinvolto una quarantina di persone proprio il giorno prima di Natale, perché hanno vinto un concorso ma il Comune di Torino non li assumerà, almeno finché non troverà i soldi per pagarli. È incredibile che una amministrazione pubblica prima bandisca i concorsi e poi non assuma perché non ha i denari per pagarli e non stiamo parlando di dirigenti da centinaia di migliaia di euro; forse è proprio per questo che non vengono trovati i fondi necessari.

lunedì 26 dicembre 2011

471. Nel 2012 in Europa si giocherà solo un po’ di più, forse!


Questa è la previsione della Global Betting & Gaming Consultant in paesi come l’Italia, la Francia, il Regno Unito e la Spagna, alle prese con importanti misure di austerità, scelte che avranno ripercussioni anche sul settore del gioco.
Mancheranno molti soldi all’appello, soprattutto a casalinghe e pensionati, zoccolo duro dei giocatori, così il settore che in Italia quest’anno è cresciuto oltre del 20%, nel 2012 prevede una crescita “di solo” 5% . Non si può crescere all’infinito e speriamo che non sia solo la mancanza di denaro a far smettere di giocare!


470. A me i pirati informatici fanno simpatia


Anonymous ha violato il sito segreto anti-hacker della Stratfor Global Security, un azienda che dovrebbe proteggere i propri clienti e che invece è stato bucato. Mi auguro di non finire mai nelle loro mire, ma se la loro filosofia è utilizzare la tecnologia per sostenere la libertà e la loro espressione, appoggio la loro idea. Rivelare segreti alla Wikilekas aiuta a rendere il mondo un pochettino migliore, perché personalmente credo nella grande cospirazione. Ci sono troppo denaro e troppo potere per non esserci una qualche sorta di organizzazione che “governa” il mondo di nascosto.



469. U2 New year’s day



Forse con poca fantasia quest’ultima, per fortuna, settimana del 2011 verrà accompagnata da questa celebre canzone del 1983, composta da uno dei gruppi rock più famosi al mondo. Le cose non cambiano mai a Capodanno e non sopporto che in questo giorno, o nei giorni precedenti, si faccia il bilancio dell’anno appena trascorso.



All is quiet on New Year's Day
A world in white gets underway
I want to be with you
Be with you night and day
Nothing changes on New Year's Day
On New Year's Day
I will be with you again
I will be with you again
Under a blood red sky
A crowd has gathered in black and white
Arms entwined, the chosen few
The newspapers says, says
Say it's true it's true...
And we can break through
Though torn in two
We can be one
I...I will begin again
I...I will begin again
Oh...
Maybe the time is right
Oh...maybe tonight...
I will be with you again
I will be with you again
And so we're told this is the golden age

And gold is the reason for the wars we wage
Though I want to be with you
Be with you night and day
Nothing changes
On New Year's Day
On New Year's Day
Tutto è tranquillo a Capodanno.
Un mondo in bianco si mette in moto.
Io voglio essere con te
Essere con te giorno e notte.
Nulla cambia a Capodanno.
A Capodanno.
Io... sarò di nuovo con te.
Io... sarò di nuovo con te.
Sotto un cielo rosso sangue
Una folla si è radunata in bianco e nero
A braccia conserte, i pochi eletti

Il giornale dice, dice
Dice che è vero, è vero ...
E noi possiamo fare breccia
Anche se rotti in due
Noi possiamo essere tutt'uno.
Io... io ricomincerò
Io... io ricomincerò.
Oh, oh. Oh, oh. Oh, oh.
Oh, forse è il momento giusto.
Oh, forse questa notte.
Io sarò di nuovo con te.
Io sarò di nuovo con te.
E così ci hanno detto che questa è l'età dell'oro

E l'oro è la ragione delle guerre che facciamo
Comunque io voglio stare con te
Stare con te notte e giorno
Nulla cambia
A Capodanno
A Capodanno