In
Gran Bretagna si discute se introdurre nelle scuole secondarie, come materia di
studio, il gioco d’azzardo, il calcolo statistico e le probabilità. Un modo di
esporre le giovani menti ai piaceri del gioco oppure un’opportunità di
conoscenza? Dipende da come viene affrontato e spiegato il tema. Certo che chi
si preoccuperà di preparare le lezioni baderà più agli aspetti del piacere e
dei pochi rischi che in definitiva corre un giocatore, non farà un buon
servizio. Se invece cercherà di offrire gli strumenti di pensiero per far
scegliere poi a ognuno quale atteggiamento assumere, allora avrà fatto un buon
lavoro. Non occorre demonizzare il gioco, ma neppure sminuirne il ruolo.
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