Il
senatore trentino della Lega Nord Sergio Divina ha proposto l’istituzione di
una tessera per il giocatore patologico, con l’obiettivo che possa giocare solo
fino a un certo limite, rappresentato dalle sue finanze e non oltre. Questo lo
proteggerebbe anche dalle conseguenze dei dissesti finanziari e dalle ulteriori
ricadute negative di tali situazioni, come l’usura o i furti. La proposta fa
riferimento alla mozione approvata lo scorso giugno in Senato, in cui si parla di
una tessera coi propri dati anagrafici, ma anche integrata dai dati fiscali.
Il
senatore propone di istituirla da subito usando le prerogative della Provincia
autonoma di Trento.
In
questo paese ricco di carte raccolta punti e tessere del supermercato, a mio
parere, non servirebbe un granché. Forse alcuni soggetti ne troverebbero un
parziale giovamento, perché potrebbero comunque accedere alla loro giornaliera
razione di gioco d’azzardo, ma la stragrande maggioranza troverebbe mille
espedienti per continuare a giocare in maniera sostenuta, magari trovando quei
locali dove la tessera non verrebbe letta, favorendo così attività illegali.
Qualcuno sa quanto sia facile aggirare i limiti della tessera del tifoso?
La
cosa interessante è che comunque con questa proposta chi gestisce le slot o gli
altri “giochi” non perderebbe un cliente, ma ne gestirebbe semplicemente l’aspetto
patologico. Della serie continua a giocare che a me servono i tuoi soldi, ma
gioca in maniera responsabile e se non ci riesci ecco la magica tessera. Ma
vogliono capirlo che stanno creando un mucchio di persone con gravi problemi e
che qualcuno poi dovrà gestire tutto ciò?
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