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sabato 3 dicembre 2011

429. Dalla tessera del tifoso alla tessera del giocatore d’azzardo


Il senatore trentino della Lega Nord Sergio Divina ha proposto l’istituzione di una tessera per il giocatore patologico, con l’obiettivo che possa giocare solo fino a un certo limite, rappresentato dalle sue finanze e non oltre. Questo lo proteggerebbe anche dalle conseguenze dei dissesti finanziari e dalle ulteriori ricadute negative di tali situazioni, come l’usura o i furti. La proposta fa riferimento alla mozione approvata lo scorso giugno in Senato, in cui si parla di una tessera coi propri dati anagrafici, ma anche integrata dai dati fiscali.
Il senatore propone di istituirla da subito usando le prerogative della Provincia autonoma di Trento.
In questo paese ricco di carte raccolta punti e tessere del supermercato, a mio parere, non servirebbe un granché. Forse alcuni soggetti ne troverebbero un parziale giovamento, perché potrebbero comunque accedere alla loro giornaliera razione di gioco d’azzardo, ma la stragrande maggioranza troverebbe mille espedienti per continuare a giocare in maniera sostenuta, magari trovando quei locali dove la tessera non verrebbe letta, favorendo così attività illegali. Qualcuno sa quanto sia facile aggirare i limiti della tessera del tifoso?
La cosa interessante è che comunque con questa proposta chi gestisce le slot o gli altri “giochi” non perderebbe un cliente, ma ne gestirebbe semplicemente l’aspetto patologico. Della serie continua a giocare che a me servono i tuoi soldi, ma gioca in maniera responsabile e se non ci riesci ecco la magica tessera. Ma vogliono capirlo che stanno creando un mucchio di persone con gravi problemi e che qualcuno poi dovrà gestire tutto ciò?

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