Scrive
questo e molto altro Heinrich Himmler nei suoi diari ritrovati
ultimamente. Emerge così quella banalità del male così tanto ben
descritta dalla Arendt, che lascia sbigottiti. Come se una coscienza
malvagia sia connessa con la mente lucida di un omicida di massa.
Certamente lui pensava di fare il suo dovere e questo lascia ancora
più impietrito.
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