Parag
Khanna pubblica nel 2016 questo saggio, in cui propone un modo di
“leggere” lo sviluppo della globalizzazione e
dell'interconnessione più come un vantaggio che uno svantaggio. Per
quanto il mondo non sia un posto meraviglioso per tutti, perché
milioni di persone grazie alla globalizzazione stanno meglio e altre,
che stavano meglio, stanno un po' peggio. L'autore sottolinea come la
connessione mondiale rappresenti un vantaggio non solo all'economia,
ma anche alla pace. Come possono farsi la guerra due paesi che
condividono una pipeline o “dipendono” l'uno dall'altro dagli
scambi economici?
“La
connettività globale è quindi un'opportunità per trasformare sia
la nostra cartografia che la nostra etica. Dovremmo prendere il
meglio delle supply chain invece di lasciare che siano queste a
prendere il meglio da noi. Un mondo ridisegnato sulla base delle
connessioni anziché delle divisioni porta con sé il potenziale per
passare da una mentalità “noi-loro” a un'identità umana fondata
su un “noi” più ampio. E non c'è nessuna ragione di voltare le
spalle a un simile processo”.
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