David
J. Linden, neuroscienziato, pubblica in Italia nel 2017 questo saggio
dal sottotitolo: ovvero perché junk food, sesso, sudore, marijuana,
vodka e gioco d'azzardo ci fanno sentire bene. Il libro è ricco di
descrizioni di molti esperimenti realizzati su cavie animali,
purtroppo, per spiegare come sostanze legali come la nicotina,
illegali come la cocaina, ma anche comportamenti e idee si muovano
più o meno sugli stessi circuiti cerebrali del piacere. Un
interessante punto sullo stato dell’arte della neurologia, che
spiega tecnicamente come funziona il cervello e dice chiaramente che
molto è ancora da scoprire.
“Uno
studio recente sul consumo di droghe negli Stati Uniti, infatti stima
che il 35percento di tutte le persone che hanno provato a iniettarsi
eroina ne è diventato dipendente. È una percentuale molto alta, è
vero, sopratutto se la si confronta con il 22percento per la cocaina
fumata o iniettata, l’8percento circa per la cannabis e il
4percento per l’alcol. Ma ora prendiamo in considerazione una
sconvolgente statistica per la quale l’80percento di tutte le
persone che provano a fumare sigarette ne diventa dipendente”.
“Nell’antichità
per gli esseri umani la tendenza ad assumere rischi potrebbe aver
avuto un ruolo più adattivo per gli uomini cacciatori che per le
donne raccoglitrici, il che potrebbe anche spiegare la maggiore
inclinazione degli uomini odierni a sviluppare una dipendenza da
gioco e altri disturbi del controllo degli impulsi”.
“Un’altra
idea irrazionale sul gioco d’azzardo riguarda le vincite mancate.
Per esempio, se il cavallo che uno piazza come vincente arriva
secondo, o se in una slot machine solo due rulli su tre si
posizionano sulla payline, questo evento verrà vissuto più come una
vincita mancata che come una perdita. In diversi esperimenti la
frequenza delle vincite mancate è stata manipolata per dimostrare
come queste favoriscano la dedizione al gioco d’azzardo e, in
effetti, sembra esistere una frequenza ottimale di vincite mancate
atte a prolungare al massimo il tempo di gioco alle slot machine.
Questo effetto è ben noto ai produttori di video slot machine e c’è
perfino chi ha programmato i propri apparecchi per alzare il tasso di
vincite mancate oltre la media casuale”.
Nessun commento:
Posta un commento