Si trova nell’album “The final cut” del 1983 ed è l’ultimo lavoro ufficiale dei Pink Floyd prima del loro scioglimento. In realtà si tratta di un disco scritto interamente da Roger Waters, con David Gilmour che canta una sola canzone e con la totale assenza del tastierista Richard Wright.
L'album riprende alcuni temi del precedente “The Wall” ed è ispirato al rifiuto della guerra dopo quella delle Falkland, e dichiaratamente dedicato alla figura di Eric Fletcher Waters, padre di Roger, morto ad Anzio durante la seconda guerra mondiale.
Nel sogno dell’artigliere il protagonista sogna la pace in un mondo di guerra, finché il sax prende il posto dell’urlo di Waters, che continua a parlare di vite infrante.
Una personale dedica ai morti di questa settimana e delle prossime in Libia e in tutto il medio oriente, ai caduti nelle 31 guerre che ancora piagano la nostra storia e una dedica a tutti quelli che quotidianamente portano avanti una cultura di pace.
Il video
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Floating down through the clouds memories come rushing up to meet me now In the space between the heavens and in the corner of some foreign field I had a dream, I had a dream. Goodbye Max Goodbye ma After the service when you're walking slowly to the car And the silver in her hair shines in the cold november air You hear the tolling bell and touch the silk in your lapel And as the tear drops rise to meet the comfort of the band You take her frail hand And hold on to the dream A place to stay Enough to eat Somewhere old heroes shuffle safely down the street Where you can speak out loud about your doubts and fears and what's more no-one ever disappears You never hear their standard issue kicking in your door You can relax on both sides of the tracks And maniacs don't blow holes in bandsmen by remote control And everyone has recourse to the law and no-one kills the children anymore And no-one kills the children anymore Night after night Going round and round my brain his dream is driving me insane In the corner of some foreign field The gunner sleeps tonight What's done is done We cannot just write off his final scene Take heed of his dream Take heed | Fluttuano giù attraverso le nuvole i ricordi si precipitano per incontrarmi Nello spazio fra i cieli e nell'angolo di qualche campo straniero ho fatto un sogno, ho fatto un sogno. Addio Max Addio mamma Dopo la funzione mentre torni lentamente verso l'auto E l'argento dei suoi capelli splende nella fredda aria di novembre Senti la campana che suona a morto e tocchi la seta del risvolto E mentre le lacrime cadono ad incontrare il conforto della banda Le prendi la fragile mano E t'aggrappi al sogno Un posto per vivere Abbastanza cibo Un luogo dove i vecchi eroi si mescolano al sicuro giù nella strada Dove puoi parlare ad voce alta dei tuoi dubbi e delle tue paure e soprattutto dove nessuno scompare Non devi sentire il solito giornale di frasi fatte che bussa alla tua porta Dove puoi rilassarti da tutti e due i lati della linea E i maniaci non fanno saltare in aria i suonatori tramite un telecomando E tutti possono fare ricorso alla Legge e nessuno uccide più i bambini E nessuno uccide più i bambini Notte dopo notte Mi gira e mi rigira nella mente il suo sogno e mi sta facendo impazzire Nell'angolo d'un qualche campo straniero L 'artigliere stanotte riposa Quel che è fatto è fatto Non possiamo cancellare la sua scena finale Prendetevi cura del suo sogno Prendetevene cura |
1 commento:
Splendida canzone!!!
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