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domenica 27 marzo 2011

118. Pink Floyd The gunner’s dream

Si trova nell’album “The final cut” del 1983 ed è l’ultimo lavoro ufficiale dei Pink Floyd prima del loro scioglimento. In realtà si tratta di un disco scritto interamente da Roger Waters, con David Gilmour che canta una sola canzone e con la totale assenza del tastierista Richard Wright.
L'album riprende alcuni temi del precedente “The Wall” ed è ispirato al rifiuto della guerra dopo quella delle Falkland, e dichiaratamente dedicato alla figura di Eric Fletcher Waters, padre di Roger, morto ad Anzio durante la seconda guerra mondiale.
Nel sogno dell’artigliere il protagonista sogna la pace in un mondo di guerra, finché il sax prende il posto dell’urlo di Waters, che continua a parlare di vite infrante.
Una personale dedica ai morti di questa settimana e delle prossime in Libia e in tutto il medio oriente, ai caduti nelle 31 guerre che ancora piagano la nostra storia e una dedica a tutti quelli che quotidianamente portano avanti una cultura di pace.

Il video 

Floating down through the clouds
memories come rushing up to meet me now
In the space between the heavens
and in the corner of some foreign field
I had a dream, I had a dream.

Goodbye Max
Goodbye ma
After the service
when you're walking slowly to the car
And the silver in her hair
shines in the cold november air

You hear the tolling bell

and touch the silk in your lapel
And as the tear drops rise
to meet the comfort of the band

You take her frail hand
And hold on to the dream

A place to stay
Enough to eat
Somewhere old heroes
shuffle safely down the street

Where you can speak out loud
about your doubts and fears
and what's more
no-one ever disappears
You never hear their standard issue
kicking in your door
You can relax on both sides of the tracks
And maniacs don't blow holes
in bandsmen by remote control

And everyone has recourse to the law
and no-one kills the children anymore
And no-one kills the children anymore

Night after night
Going round and round my brain
his dream is driving me insane


In the corner of some foreign field
The gunner sleeps tonight
What's done is done
We cannot just write off his final scene
Take heed of his dream
Take heed
Fluttuano giù attraverso le nuvole
i ricordi si precipitano per incontrarmi
Nello spazio fra i cieli
e nell'angolo di qualche campo straniero
ho fatto un sogno, ho fatto un sogno.

Addio Max
Addio mamma
Dopo la funzione
mentre torni lentamente verso l'auto
E l'argento dei suoi capelli
splende nella fredda aria di novembre
Senti la campana che suona a morto
e tocchi la seta del risvolto
E mentre le lacrime cadono
ad incontrare il conforto della banda
Le prendi la fragile mano
E t'aggrappi al sogno

Un posto per vivere
Abbastanza cibo
Un luogo dove i vecchi eroi
si mescolano al sicuro giù nella strada
Dove puoi parlare ad voce alta
dei tuoi dubbi e delle tue paure
e soprattutto
dove nessuno scompare
Non devi sentire il solito giornale di frasi fatte
che bussa alla tua porta
Dove puoi rilassarti da tutti e due i lati della linea
E i maniaci non fanno saltare in aria i suonatori tramite un telecomando
E tutti possono fare ricorso alla Legge
e nessuno uccide più i bambini

E nessuno uccide più i bambini


Notte dopo notte
Mi gira e mi rigira nella mente
il suo sogno e mi sta facendo impazzire

Nell'angolo d'un qualche campo straniero
L 'artigliere stanotte riposa
Quel che è fatto è fatto
Non possiamo cancellare la sua scena finale
Prendetevi cura del suo sogno
Prendetevene cura

1 commento:

Anonimo ha detto...

Splendida canzone!!!