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lunedì 14 marzo 2011

99. Entropia


Jeremy Rifkin scrive questo libro di divulgazione scientifica nel 1982.
“Un aumento di entropia significa diminuzione dell’energia «disponibile». Ogni volta che avviene qualcosa nel mondo della natura, una certa quantità di energia si degrada e diventa non più disponibile per un lavoro successivo. Una parte di quest’energia non più disponibile è rappresentata dall’inquinamento, energia dissipata che si accumula nell’ambiente minacciando gravemente l’ecosistema e la salute di tutti”.
L’autore suggerisce di prendere coscienza del limite degli esseri umani perché attraverso i mezzi tecnici che abbiamo sviluppato siamo capaci di ottenere l'energia di cui abbiamo bisogno dalle risorse che la natura ci offre, però non possiamo fare nulla per alterare i processi naturali dai quali si ottengono tali risorse.
“Naturalmente, come abbiamo detto, è possibile invertire questo processo entropico se si considerano solo un tempo e un luogo ben definiti, ma lo si può fare soltanto a spese di altra energia e quindi di un aumento dell’entropia totale dell’ambiente. Bisogna capire bene questo processo soprattutto quando si parla di riciclaggio:
vi è chi pensa che quasi tutto ciò che si usa possa essere riciclato e reimpiegato solo che si trovi una tecnologia adatta.
Semplicemente, non è vero.
È vero che bisognerà arrivare a capacità di riciclo sempre maggiori per la sopravvivenza futura sul pianeta, ma non sarà possibile neanche avvicinarsi al 100% di reimpiego. Per esempio per la maggior parte degli oggetti metallici l’efficienza di riciclaggio è intorno al 30% e riciclarli vuol dire spendere energia per raccoglierli, trasportarli e rilavorarli, aumentando quindi l’entropia totale dell’ambiente. Qualsiasi cosa può essere riciclata solo a spese di altre fonti di energia e quindi di un aumento di entropia dell’ambiente nel suo insieme.
Un punto che non dobbiamo stancarci di mettere in evidenza è che sulla Terra l’entropia dei beni materiali è in continuo aumento e si avvia a raggiungere un massimo, perché la terra è un sistema chiuso nell’universo, cioè scambia energia ma non materia con l’ambiente circostante. A parte qualche meteorite e le polveri cosmiche che possono cadere occasionalmente, il nostro pianeta resta un sistema chiuso”.

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