La capitale del Perù, fondata da Pizzarro il 6 gennaio 1535, in omaggio ai Re Magi venne chiamata “la città dei Re”, anche se il suo nome odierno deriva dalla lingua aymara, che significa fiore giallo oppure dal quechua (rimaq, "parlatore"), per il fiume che l’attraversa.
La posizione, dal punto di vista del clima, però è infelice perché da aprile a dicembre la garùa, la nebbia costiera, offusca il sole e ricopre la città di un velo di grigia foschia. Se aggiungiamo lo smog causato dall’elevato traffico cittadino, la numerosa popolazione, circa 8 milioni, che arriva anche dalle provincie in cerca di fortuna, Lima è certamente caotica e affollata.
Il centro raccoglie una moltitudine di interessanti musei, come il Museo Nazionale e il Museo dell’Oro, la Cattedrale, la chiesa di San Francesco con le sue catacombe e la chiesa de La Merced. Centro di tutte le città coloniali peruviane è la Plaza de Armas, dove si incontrano la Cattedrale, il Palazzo Arcivescovile, il Palazzo del Governo e il Municipio. Nella zona centrale è possibile visitare anche alcuni palazzi storici, come Casa Aliaga, una delle dimore storiche più antiche ammobiliata in stile coloniale.
Il quartiere di Miraflores ospita oltre alla spiaggia, un interessante mercato degli artisti locali nel Parque Kennedy e bei negozi di prodotti artigianali.
Per spostarsi non è opportuno usare gli autobus, economici ma sovraffollati, per cui è opportuno optare per un taxi, meglio se si è due o tre persone, e soprattutto bisogna contrattare il prezzo, perché non esistono i tassametri.
Per una gita nei dintorni non dovrebbe mancare la visita a Pachacamac, una zona archeologica a 31 chilometri da Lima, che accoglie una serie di templi preincaici e edifici successivi incaici.
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