Sono
intervenuti anche i carabinieri del Nas di Torino sulla “particolare”
vicenda che riguardava la mancanza del nuovo personale medico che
dall’1 aprile avrebbe dovuto sostituire i sette psichiatri pagati
dal fondo sanitario nazionale. Parallelamente, la Commissione di
vigilanza ha iniziato le sue ispezioni per valutare il funzionamento
delle strutture, che attualmente ospitano cento pazienti. Tante le
questioni aperte ma solo una è molto chiara: che il destino di cento
persone affette da una malattia mentale importa proprio a poche
persone.
Nessun commento:
Posta un commento