I nazisti
hanno dimostrato di avere un particolare senso nel dare un nome alle
loro tristi invenzioni. Se ad Auschwitz campeggiava la scritta “ Il
lavoro rende liberi”, con altrettanto senso pratico hanno nominato
l’insediamento tedesco del dopoguerra in Cile, oggi più noto con
il nome di Villa Baviera. Che poi al suo interno solo alcuni fossero
degni e gli altri trattati come oggetti, questa è una storia che si
è ripetuta. Il governo Merkel ha annunciato che renderà accessibili
in anticipo i documenti sulla storia del villaggio situato a 350
chilometri a sud di Santiago del Cile, verso la Cordigliera, storia
oltremodo perversa e raccapricciante.
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