C’è
un motivo molto chiaro e preciso perché succede e non è il costo del pacchetto.
Nel 2016 la Svizzera ha prodotto 34,6 miliardi di sigarette, quasi
due miliardi di pacchetti. Circa il 25percento è stato venduto sul
mercato interno, il restante è stato esportato sopratutto in
Giappone, Marocco e Sudafrica. Peccato che la qualità sia molto
diversa almeno per quelle con destinazione Marocco. In Svizzera e in
Europa, le autorità hanno introdotto lo standard 10-1-10, che fissa
i livelli massimi di catrame, nicotina e monossido di carbonio che le
sigarette vendute sul mercato svizzero o europeo possono contenere,
ovvero 10 mg di catrame, 1 mg di nicotina e 10 mg di monossido di
carbonio. I risultati hanno rivelato un doppio standard: i non
europei fumano sigarette che sono più dannose di quelle fumate dagli
europei. Per ogni sostanza testata, quasi tutte le sigarette prodotte
in Svizzera e consumate in Marocco contenevano livelli più alti,
anche doppi, di quelli delle sigarette svizzere e francesi.
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