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sabato 2 aprile 2011

125. Frankenfood


Da qualche giorno, ma piuttosto da chissà quanti anni, sulle vostre tavole continuano ad arrivare carni e derivati di animali clonati. Le conseguenze però per i cittadini sono ancora non chiare, perché a fronte di studi che considerano la carne di animali clonati al pari dell’animale naturale, rimane molta perplessità sull’effettiva chiarezza di questi studi, ma la domanda più interessante, a mio parere, è perché clonare gli animali?
A fronte dei soli vantaggi economici e il controllo sull’alimentazione, più per le aziende che effettuano la clonazione che per gli allevatori, e il grande piacere di giocare a far Dio, la clonazione ha particolati inconvenienti.
lan Wilmut del “Roslin Institute”, "padre" della pecora Dolly, ha dichiarato: "Abbiamo prove che la clonazione produce difetti: artrite e invecchiamento precoce, nel caso di Dolly. Essa è un procedimento ancora imperfetto. Dobbiamo procedere in modo cauto". Gli scienziati del “Roslin Institute” scoprono nel 2002 che sia Dolly che le altre pecore clonate nascono con alterazioni cromosomiche che le rendono geneticamente difettose sin dalla nascita. Wilmut, ritiene che l'invecchiamento precoce non sia l'unico difetto prodotto dalla clonazione: vi è gigantismo nelle mucche, ingrassamento abnorme e aumento della placenta di quattro volte nei gatti, difetti del sistema immunitario e cardiaci in altri mammiferi. Wilmut chiede con insistenza maggiore trasparenza ai ricercatori, che a suo parere sono in possesso di segreti non rivelati sui difetti genetici degli animali.
In Italia non ci sono animali clonati, ma si importano 30 milioni di tonnellate di carne da Stati Uniti, Argentina e Brasile, paesi dove la clonazione è permessa.
In questi giorni al Parlamento Europeo si discuteva di applicare una etichettata tura alle carne clonate, in modo che il consumatore fosse al corrente dell’origine della carne nel piatto o negli scaffali, ma la norma non è passata. Diverse sondaggi dicono che le persone non comprerebbero carne di animali clonati, se solo lo sapessero.
A mio parere l’unico modo di difendersi è non mangiare carne, scelta che ho fatto parecchi anni fa, per cui domandatevi se la fettina o la bistecca o il prosciutto che state per mangiare sia naturale o clonata, magari cambierete idea e diventerete vegetariani.

Per maggiori informazioni: http://www.equivita.it/

1 commento:

Cinzia ha detto...

Bella descrizione di quello che finisce o è già finito nei nostri piatti! ahime!