L'esposizione
al gioco d'azzardo, talvolta camuffato, è sempre più precoce e
legale. Esempio terribile di questo allevamento di futuri giocatori
d'azzardo probabilmente anche patologici sono le ticket redemption.
In questo interessante reportage vengono evidenziate sopratutto le
dinamiche sociali, tra bambini di 8 anni che spingono i genitori a
giocare e nonne che adocchiano le slot poco lontane dalla sala.
Avrà
sei anni, al massimo otto. È inconsolabile, come possono esserlo
solo i bambini delusi. Si rivolge alla mamma con i lucciconi agli
occhi: «Ho perso». Il genitore lo rimprovera: «Significa che non
sei capace». Il piccolo nemmeno si volta, pigia ripetutamente il
tasto davanti a sé: «Voglio giocare ancora, così recupero i
soldi». Dice proprio così: «I soldi».
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