Canzone
appena uscita nell'album Passione Maledetta 2.0, racconta le vicende
di un giocatore d'azzardo, amico del cantante, che mi sembra di
capire si sia tolto la vita anche a causa del gioco. Il tema sembra
interessare maggiormente la musica italiana, un segno di come ormai
sia un fenomeno dilagante e preoccupante.
Apro
la porta piano piano e cammino lentamente per non svegliare te
Ma
poi mi accorgo che sul letto c’è soltanto un foglio in cui mi dici
che
Che
tu non ci sei più e non ritorni più…
Riesco
a ricordare lentamente l’ultima frase che mi hai detto e…
Che
era tanto tempo che aspettavi di passare una serata con me
E
mi è venuto da piangere perché son riuscito a perdere, la vera vita
da vivere
E
mentre dentro me bruciava un fuoco ardente ti ho cercata
Ma
di te non c’era già più niente,
allora
sono uscito come un pazzo, ho bevuto, ho camminato
ho
ripensato a tutto quello che mi prende quando io non riesco a vedere
più niente
tranne
la voglia di sfidare la sorte di sentirmi un vincente un perdente
vabbé…
non
riesco neanche ad ascoltare le parole di un amico importante
che
ha già vissuto questa malattia sulla sua pelle e che sa tutto di me
Ricordo
che piangevi, mi parlavi e la tua mano cercava me,
che
indifferente da ogni lacrima che versavi pensavo a tutt’altro
tranne che
stavo
per perdere te, ma questa volta per sempre…
Ricordo
tutte quelle scuse che inventavo pur di uscire per andare solo ad
accumulare sconfitte
Ricordo
quella notte in cui mi sono ritrovato di fronte alla mia fossa già
scavata
E
ho ripensato a tutto quello che mi prende quando non vedo più niente
tranne
la voglia di sfidare la sorte di sentirmi un vincente un perdente
vabbé…
non
riesco neanche ad ascoltare le parole di un amico importante
che
ha già vissuto questa malattia sulla sua pelle e che sa tutto di me…
L’ultima
mano per me, l’ultima mano per me,
Nessun commento:
Posta un commento