Un
trentenne che si toglie la vita diventa notizia, ma presto verrà
dimenticata dalla maggioranza, come ormai capita per qualsiasi cosa. Qualcuno dirà che
è stato coraggioso, altri invece esattamente il contrario perché ci
vuole più coraggio a vivere che a togliersi la vita. Io non lo so
cosa sia passato per la testa di Michele e la sua lettera è molto
chiara. Condivido però l'idea che almeno in Italia ognuno pensi a se
stesso e alla sua famiglia e chi non ha “conoscenze” fa una
brutta fine. C'è chi si ammala sviluppando una dipendenza e c'è chi
si allontana per sempre da questa vita. In qualche modo, ahimè, il
risultato è lo stesso.
P.S. Il Messaggero Veneto poteva evitarsi il video (sic!)
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