Una
ricerca incentrata su Bologna e condotta dall'Ipsser (Istituto
petroniano di studi sociali dell'Emilia-Romagna) ha rilevato come non
ci sia nullo di intentato in chi progetta le slot machine, il tutto
con l'obiettivo di rafforzare la coazione al gioco ed impedire che il
giocatore si alzi dallo sgabello. Le tecniche sono molte, come
l'utilizzo del touchscreen, in modo da ridurre i tempi tra una
partita e l'altra oppure sostituire le monete con le carte di
credito, così da non perdere tempo per inserirle nelle fessura
dell'apparecchio. Sembrano accorgimenti per semplificare la vita,
invece sono dei mezzi per non far distrarre il giocatore finché non
ha finito i soldi.
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