martedì 9 gennaio 2018

4256. La storia di Risiko e l'anello mancante


Roberto Convenevole e Francesco Bottone pubblicano nel 2002 questo interessante saggio, almeno per chi conosce il gioco da tavolo ed ha passato un po' di serate alla conquista del mondo. Ne racconta le origini e le varie trasformazioni di un gioco brevettato nel 1954. Gli autori propongono anche una variante definita al buio, dove l'azzardo viene ridotto e viene invece esaltato il gioco strategico. Infine spiegano molto bene come l'edizione americana, con 5 dadi sia più equa di quella italiana, con 6.

La grande diffusione di Risiko ovunque esso sia stato commercializzato sta a significare che ci deve essere qualcosa che ne spiega il successo nonostante l'esistenza di tre diversi regolamenti base.
Questo “qualcosa” è rinvenibile nel grande potere evocativo del planisfero con i suoi innovativi gradi di libertà e nella grande semplicità delle regole. Su questo nucleo centrale Albert Lamorisse ha costruito una sorta di “Dama Mondiale” con in più il fascino rappresentato dai dadi introdotti come motore aleatorio. La sapiente miscela di questi ingredienti ha consentito di confezionare, dopo il paziente lavoro di razionalizzazione compiuto dalla Parker Brothers e durato anni, un gioco straordinariamente adatto ad una composita platea di età.

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