Roberto
Convenevole e Francesco Bottone pubblicano nel 2002 questo
interessante saggio, almeno per chi conosce il gioco da tavolo ed ha
passato un po' di serate alla conquista del mondo. Ne racconta le
origini e le varie trasformazioni di un gioco brevettato nel 1954.
Gli autori propongono anche una variante definita al buio, dove
l'azzardo viene ridotto e viene invece esaltato il gioco strategico.
Infine spiegano molto bene come l'edizione americana, con 5 dadi sia
più equa di quella italiana, con 6.
La
grande diffusione di Risiko ovunque esso sia stato commercializzato
sta a significare che ci deve essere qualcosa che ne spiega il
successo nonostante l'esistenza di tre diversi regolamenti base.
Questo
“qualcosa” è rinvenibile nel grande potere evocativo del
planisfero con i suoi innovativi gradi di libertà e nella grande
semplicità delle regole. Su questo nucleo centrale Albert Lamorisse
ha costruito una sorta di “Dama Mondiale” con in più il fascino
rappresentato dai dadi introdotti come motore aleatorio. La sapiente
miscela di questi ingredienti ha consentito di confezionare, dopo il
paziente lavoro di razionalizzazione compiuto dalla Parker Brothers e
durato anni, un gioco straordinariamente adatto ad una composita
platea di età.
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