Tim
Marshall pubblica nel 2017 questo interessante saggio di geopolitica.
Malgrado la globalizzazione e internet, gli Stati dipendono molto
dalla loro geografia, dagli sbocchi sul mare, dai monti e dai fiumi.
Molte delle decisioni politiche dipendono ancora da questi limiti
fisici, anche se la tecnologia e il fenomeno del riscaldamento
globale potrebbero cambiare un po' le cose. L'autore prende in
considerazione 10 aree geografiche rispondendo a domande sulla Cina,
sull'Europa, sull'Africa, sugli Stati Uniti e su molte altre regioni
del mondo, senza dimenticare l'Artico.
Forse
la regione sarà solo l'ennesimo campo di battaglia per gli stati
nazionali – dopotutto le guerre vengono scatenate dalla paura degli
altri, oltre che dall'avidità. Ma questa regione è diversa, e forse
sarà diverso anche il modo di gestirla. La storia ci ha dimostrato
che l'ingordigia è un gioco a somma zero. Probabilmente l'idea del
determinismo geografico, insieme con la natura umana, ha reso
impossibile qualunque altra alternativa. Ma ci sono esempi di come la
tecnologia ci abbia aiutati a uscire dalla prigione della geografia.
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