Bisogna
pure arrivare a questi livelli, cioè di avere notizie certissime,
per comunicare la morte di uno dei più stretti collaboratori del
gerarca nazista Adolf Eichmann. Nel 1954, usando un falso passaporto
della Croce Rossa, Brunner si rifugiò a Roma e da qui in Egitto.
Poi, con il falso nome di George Fischer, si sarebbe trasferito in
Siria dove avrebbe consigliato il regime di Hafez Assad per questioni
legate alla tortura, perché doveva essere molto competente. La
fortuna lo ha sempre assistito, perché è scampato a ben due
attentati e di certo non si può dire che gli abbia mai voltato le
spalle, visto che è morto alla veneranda età di 98 anni con sulla
coscienza almeno 100mila ebrei, un dettaglio che non gli ha distrutto
l'esistenza.
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