In
questa società ormai liquefatta i punti di riferimento sono
diventati i web influencer. Nulla da dire, sicuramente persone oneste
e lavoratrici. Ma, e ce sempre un ma, dove sono finiti i Pier Paolo
Pasolini, i Danilo Dolci e i Jean-Jacques Rousseau ad indicare
qualcosa di più del capo giusto da indossare per l’occasione,
oppure cosa proporre agli ospiti in una cena a casa propria? Sono
semplicemente e anche tristemente l’ennesimo simbolo di una società
centrata sull’acquisto e sull’apparenza, con milioni di followers
che “bevono” quello che gli viene proposto disinserendo il
cervello, sempre che siano capaci di elaborare un pensiero intorno a
se stessi. Dove diavolo è finito il senso critico, l’indipendenza,
la capacità di creare idee e concetti che non siano sempre e solo
legati al commercio e quindi all’arricchimento personale? Dove sono
finiti in definitiva gli intellettuali perché non sono nel web, di
certo non in televisione per cui quale media utilizzano per fare
cultura e far intravedere alle persone che si può vivere anche senza
il marchio addosso?
Da
sempre le masse sono state “gestite” in maniera più o meno
diretta, con l’obiettivo di stare buone e servire il potente di
turno. Siamo arrivati ad un punto in cui l’individualismo sfrenato,
indirizzato quasi esclusivamente a soddisfare un bisogno immediato ed
effimero, ha creato l’unico orizzonte possibile per una esistenza
effimera però in grado di essere sopportata.
Se
è vero che l’esistenza è una battaglia continua e che il concetto
di solidarietà emerge sempre più raramente, con quale prospettiva
sono state smontate tutte quelle infrastrutture mentali e sociali
finalizzate ad un civile e prospero sviluppo, se non l’esercizio
predatorio di qualsiasi risorsa, quella umana compresa a vantaggio
dell’1percento della popolazione?
Per
quanto la lotta di classe sia tramontata, purtroppo le classi
esistono ancora e sono molto radicate solo nella loro dimensione
economica e non certo come gruppo o forza di cambiamento, ma come
scriveva Luciano Gallino se il capitalismo traballa, il neoliberismo
ha vinto, con tutte le conseguenze che molti vivono quotidianamente.
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