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Chieri il Comune ha provato a fare qualcosa per smuovere le acque, mettendo in
piedi un progetto con la Camera di Commercio e la Confederazione nazionale
dell’artigianato di Torino, per offrire ai cittadini dei tirocini in aziende
disposte poi ad assumere. Esperimento che ha funzionato bene per gli over 35,
molto meno per i giovani che, così scrive il giornalista, si rifiutano di
portare la cravatta oppure non vogliono lavorare il sabato. Se questi ragazzi
non la colgono come opportunità di imparare, ma solo come l’idea di essere
sfruttati e sottopagati, magari bisognerebbe chiedere non a loro, ma ai loro
genitori, che futuro immaginano per i loro figli. E poi non lamentiamoci se gli
immigrati continuano a fare quello che agli italiani non piace.
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