Della serie come la narrazione, che è anche manipolazione delle informazioni, necessiti di vigilanza continua.
Visto che mi considero un piccolo grande rompiscatole ho letto questa notizia e poi copio il primo paragrafo.
“Dopo
l’Eurispes e l’Istituto Superiore di Sanità, arriva il semaforo rosso in
materia di distanziometro anche dalla Corte dei Conti, che nella
relazione relativa al rendiconto generale dello Stato per il 2018,
afferma la correlazione tra la
contrazione del mercato legale, determinato dalla riduzione del numero
di apparecchi, dalle limitazioni orario e distanziometro, e l’incremento
dei fenomeni illegali. Non so cosa altro serva ancora al governo
centrale, di quali altri eminenti studi abbia bisogno per poter prendere
posizione ed emanare una norma quadro in materia di giochi, che
disciplini una volta per tutte in maniera omogenea il settore del gioco
di Stato”.
Siccome sono quello di cui citavo sopra vado a leggermi la relazione della Corte dei conti che dice testualmente:
"In generale si è riscontrato un aumento delle violazioni nel settore
dei giochi, in parte grazie al maggiore presidio e alla maggiore
efficacia dei controlli, anche in virtù della messa a punto di
indicatori di rischio. La riduzione del numero degli apparecchi da
intrattenimento stabilita dalle norme nazionali, unita
all’inasprimento delle limitazioni di distanze da luoghi sensibili e
degli orari di gioco da parte di norme regionali e locali, ha
determinato una contrazione del mercato legale e un probabile
incremento dei fenomeni illegali.
Quindi la Corte dei Conti non parla di correlazione certa ma di un probabile, quanto molto vago, incremento dell'illegalità.
Ma non sarà invece il semplice fatto che ora si fanno molti più
controlli e quindi si "beccano" più delinquenti? Ma questa è un'altra
narrazione
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