Avrebbero
imposto limitazioni alla prescrivibilità di un farmaco più
economico, l’Avastin, per curare alcune malattie oculari. favorendo
invece un altro medicinale, il Lucentis, che per ogni dose costava
tra i 600 e i 730 euro in più. Con un danno per l’erario di 200
milioni, pari ai maggiori costi sostenuti dal Servizio sanitario
nazionale. E’ l’accusa contestata ad alcuni membri dell’Aifa,
l’Agenzia italiana del farmaco, tra cui dirigenti e componenti pro
tempore della Commissione consultiva tecnico scientifica. La Guardia
di Finanza sta notificando ai soggetti coinvolti nell’indagine
della Corte dei Conti del Lazio un invito a dedurre.
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