La
decisione della corte federale messicana arriva a un giorno dal
trasferimento del boss del cartello di Sinaloa in una prigione di
Ciudad Juarez, al confine con gli Stati Uniti. Molto probabilmente di
fronte a un giudice americano, dovrà rispondere di riciclaggio di
denaro, traffico di droga, rapimento e omicidio, reati compiuti a New
York, Chicago e Miami. Vedremo se riuscirà a sfuggire anche agli
yankees (magari sì).
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