“Ecco perché i dipendenti non possono più tacere. Vada per gli insulti di assenteisti e perdigiorno, anche se arrivano da chi si divide tra Italia, Cina e resto del mondo (per curare gli interessi della sanità piemontese?); vada per le velate minacce di togliere posizioni lavorative ed economiche consolidate; ma avrebbe potuto dimostrare, se non rispetto per i funzionari, almeno un po’ di buon senso ed, esclusivamente per il 2010, estendere le valutazioni degli anni precedenti, oppure molto più semplicemente, rimettere la questione alla direzione del personale e contemporaneamente cogliere l’occasione per informare i dipendenti che a partire dal 2011 (siamo già a metà maggio) i parametri di valutazione saranno diversi e più restrittivi”.
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