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venerdì 13 maggio 2011

172. VI° arrondissement di Parigi – Luxembourg (4/4)

Bistro Le Polidor

Bistro Le Polidor
È uno dei più vecchi bistrots della città, frequentato da artisti e famoso per essere stato luogo delle assemblee del Collegio di Patafisica, dal 1948 al 1975. Il ristorante ha accolto Ionesco, René Clair, Paul Valéry, Boris Vian, Paul-Émile Victor, Jean Jaurès, James Joyce, André Gide, Paul Léautaud Ernest Hemingway, Coluche e Cabu.

Café Le Procope
Café Le Procope
Francesco Procopio dei Coltelli, che francesizzerà il suo nome in François Procope-Couteaux, siciliano di Palermo emigra nel 1670 a Parigi, lavora alcuni anni come commesso presso una caffetteria e nel 1686 compra questo locale già avviato e lo fa decorare lussuosamente. Diventa velocemente “Le Procope”, uno dei caffè letterari più di successo, con clienti abituali come Voltaire, La Fontaine, Napoleone, Honoré de Balzac, Victor Hugo, George Sand, Paul Verlaine e Rousseau. La "leggenda" del caffè dice che Diderot scrisse qui degli articoli dell'enciclopedia, che Benjamin Franklin preparò "il progetto di alleanza di Louis XVI con la nuova Repubblica" e che avrebbe concepito degli elementi della futura Costituzione degli Stati Uniti
Durante la Rivoluzione il club dei Cordeliers, con Danton e Marat, si riunisce nel locale e anche Robespierre e molti Giacobini lo frequentano.
Negli anni successivi è rimasto un punto di riferimento per artisti e letterati, un luogo ricco di storia e di cimeli visibili nelle sale.
Café Les Deux Magots
Café Les Deux Magots
Dal 1884 questo locale sostiene un importante ruolo nella vita culturale della città e nel passato personaggi come Verlaine, Rimbaud e Mallarmé si incontravano qui regolarmente. 
Negli anni ‘20 il caffè accoglie i surrealisti, sotto l'egida di André Breton, che nel 1933 decidono di istituire il Prix des Deux Magots, un premio letterario nato per rispondere al prix Goncourt, giudicato troppo accademico.
Il café ospiterà tra gli altri Elsa Triolet, André Gide, Jean Giraudoux, Picasso, Fernand Léger, Prévert, Hemingway, Sartre e Simone de Beauvoir.
Il nome Les Deux Magots, che significa le due figure cinesi, proviene dall’insegna del precedente negozio prima del café, che vendeva biancheria in seta, tessuto proveniente appunto dalla Cina.
Brasserie Lipp

Brasserie Lipp
Aperta nel 1880 dall’alsaziano Léonard Lipp e sua moglie Pétronille, questo locale è noto per il premio letterario il Prix Cazes, che dal 1935 premia un autore che non ha avuto alcun premio.
È frequentato da politici, intellettuali e giornalisti, e i camerieri vestono in smoking, servendo costose portate.

Café-restaurant La Palette

Café-restaurant La Palette
È un luogo tradizionale di incontro degli studenti delle vicine Belle e fu frequentato da Cézanne, Picasso e Braque. Il suo interno è decorato di ceramiche degli anni ’30 ‘40 e da numerosi quadri, di cui uno molto noto rappresentante i proprietari da giovani.


Pont Saint-Michel
Pont Saint-Michel
Costruito nel 1378 e ricostruito parecchie volte, l’ultima nel 1857, il ponte attuale è costituito di tre arcate in pietra di 17,20 metri ciascuna, con una larghezza di 30 metri.
Nel 1444 il ponte poggiava su alte pile di legno, aveva delle case di legno con impasto di argilla e paglia o gesso, e la particolarità era un unico tetto che correva su tutta la lunghezza del ponte.
Deve il suo nome alla vicina cappella Saint-Michel, che esisteva nel Palazzo reale, l’attuale palazzo di giustizia.
Pont du Carrousel
Pont du Carrousel
Venne inaugurato nel 1834 e il suo ideatore Antoine-Rémy Polonceau, dà prova di un grande senso dell'innovazione, poiché realizza un ponte in arco mentre la tendenza erano i ponti sospesi. La struttura complessa in ghisa ed in legno è molto audace e ciò gli vale alcune critiche. I cerchi di ferro che decorano la struttura metallica sono chiamati ironicamente i "portatovaglioli". Ad ogni angolo del ponte ci sono delle sculture di Louis Petitot, ancora presenti oggi, che rappresentando l'abbondanza, l'industria, la Senna e la Città di Parigi. Ha una lunghezza totale di 169,5 m ed una larghezza tra ringhiere di 11,85 m. comprende 3 arcate di 47,67 m di apertura. Nel 1906 il legno è sostituito dal ferro. 
Viene ricostruito nel 1935 un po’ più a valle, rispettando molto il disegno originale e quattro anni dopo è inaugurato.
Raymond Subes ha concepito per l'illuminazione del ponte, un ingegnoso sistema di lampioni telescopici installati nel 1946, dove le lampade che si alzano da 13 metri il giorno, a 20 metri la notte.
Musée Zadkine
Musée Zadkine
È un piccolo museo dal nome dello scultore di origine russo Ossip Zadkine (1890-1967), che visse nella città dal 1910. Nasce dalla volontà dell’artista di tramandare alla Città di Parigi le sue opere  ed il laboratorio che dal 1928. La moglie Valentine Prax realizzerà quel desiderio, e dopo la sua morte verrà inaugurato nel 1982. Nella sua casetta vicino al jardin du Luxembourg, raccoglie le sculture e le opere su carta dell'artista, dal suo periodo di gioventù alla sua partecipazione al movimento cubista. Comprende anche delle opere di Valentine Prax. Il giardino del museo è stato realizzato dal paesaggista Gilles Clément per accogliere le opere dello scultore ispirate alla foresta e agli alberi. Una delle particolarità di questo museo è la possibilità per i non-vedenti di poter leggere le opere con placche in Braille,
Dal 1995 con l'apertura del laboratorio sono anche organizzate esposizioni di arte contemporanea come diversi eventi culturali.
Fontaine Saint-Michel
Fontaine Saint-Michel
Quando nel 1860 è stata inaugurata non ha ricevuto troppi consensi; alcuni tentarono di difendere la fontana paragonandone il policromismo a quello delle fontane italiane del XVIII secolo, mentre chi la criticò ne sottolineò lo stile eclettico incoerente e la grande profusione di statue di scultori differenti che annullano il loro talento individuale. Rimane comunque una delle ultime fontane posizionate lungo un muro e non, come si fece successivamente, al centro di piazze o luoghi pubblici. 
È stata ideata dall'architetto Gabriel Davioud, aiutato da Flament, Simonet e Alone, che ha realizzato una struttura alta 26 metri e larga 15, con la statua del San Michele che abbatte il Diavolo, opera di Francisque Duret. I due draghi che sputano dell'acqua ad un livello inferiore sono dovuti a Henri-Alfred Jacquemart. Il portico a colonne è decorato da quattro statue di bronzo che rappresenta le virtù cardinali: La Prudenza, La Forza, di Eugenio, La Giustizia e La Temperanza. 
Per mangiare
Oltre ai caffè sopracitati, di cui non garantisco sul prezzo, potete provare A la cour del Rohan oppure Le mâchon d’Henri per quanto riguarda la cucina francese. Se volete mangiare portoghese andate da Chez Albert, mentre per la cucina orientale provate Indonesia.
Grandi magazzini e acquisti
Per l’abbigliamento di marca andate in place Saint Suplice, in rue de Rennes e in rue Saint Placide.

I° arrondissement - Louvre (1/3) 
I° arrondissement - Louvre (2/3) 
I° arrondissement - Louvre (3/3) 
II° arrondissement - Bourse (1/1)
III° arrondissement - Temple (1/3) 
III° arrondissement - Temple (2/3)

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