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sabato 7 maggio 2011

166. VI° arrondissement di Parigi – Luxembourg (2/4)

Jardin du Luxembourg
Jardin du Luxembourg
Creato a partire da 1612 dalla volontà di Maria de Médici, è stato oggetto di una ristrutturazione diretta dall'architetto Jean-François-Thérèse Chalgrin durante il Primo Impero.
Il giardino possiede una parte "alla francese", situata nell'asse del palazzo e una parte "all'inglese", dal lato di rue Guynemer. Tra i due si distende la foresta geometrica dei quinconces, posizionati come i 5 punti della faccia del dado. A queste tre zone molto differenziate si aggiungono i prati ed un frutteto, il conservatorio di mele di varietà vecchie e dimenticate e alcune arnie per l’apicoltura.
Nel giardino sono presenti oltre cento statue che rappresentano delle figure della mitologia greca, degli animali e personaggi illustri come Beethoven, Flaubert, Baudelaire, Mendès-France, Frédéric Chopin e Mathilde de Flandre. Inoltre si trova una versione ridotta      
della statua della Libertà offerta da Frédéric Auguste Bartholdi al museo nel 1900 e installata nel giardino da 1906 e Le Cri l'Écrit, un monumento di bronzo che commemora l'abolizione della schiavitù, installato nel 2007.
Oltre la fontana centrale, il giardino ospita anche due fontane ornate di sculture: la Fontana dei Medici ed il Monumento a Eugène Delacroix di Aimé-Jules Dalou.
Fontaine de Médicis

Fontaine de Médicis
Si ispira al manierismo italiano, in particolare ai giardini di Boboli ed è stato costruito nel 1630.
È composta da una lunga vasca ombreggiata dagli alberi e termina con un'edicola e un nicchione con rocce spugnose. Le figure mitologiche vennero aggiunte solo nel 1866, opera di Auguste Ottin.

Hôtel Lutetia
Hôtel Lutetia
Questo albergo venne costruito nel 1910 da Madame Boucicaut, proprietaria dei grandi magazzini “Bon Marché” per accogliere i suoi clienti che da fuori Parigi arrivavano per fare acquisti.
È un albergo in stile Art nouveau, con uno del primo bar in stile Arte déco a Parigi, concepito dagli architetti Louis-Charles Boileau e Henri Tauzin. Fu testimone del rinnovamento artistico e culturale tra le due guerre, ospitando numerosi artisti come Picasso, Matisse, André Gide, James Joyce, Samuel Beckett, Saint-Exupéry e André Malraux. Durante la seconda guerra mondiale diventa il quartier generale del servizio di informazione e di controspionaggio dello Stato Maggiore tedesco e durante la Liberazione accoglie i deportati dal loro ritorno dai campi di concentramento. Dal 1955 riprende la sua vocazione di albergo, cambiando di proprietà alcune volte. Attualmente fa parte del gruppo Concorde Hôtels & Resorts.
Passerelle des Arts
Passerelle des Arts
Si tratta di un ponte pedonale che attraversa la Senna, tra l'Institut de France e la Cour Carrée del Louvre. 
Una prima passerella di nove arcate, il primo ponte metallico della città, è costruita tra il 1801 e il 1804. Nel 1852, a seguito dell'allargamento del lungofiume de Conti, le due arcate della riva sinistra diventano una sola. Nel 1977 il ponte viene chiuso alla circolazione perché pericolante e una parte crollerà due anni dopo a causa di uno scontro con una chiatta.
Verrà ricostruito tra il 1981 e il 1984 identico all’originale, con sette arcate anziché nove. Si tratta anche di uno spazio utilizzato anche come set per film, pubblicità, serie televisive e viene citato in molti libri e anche in alcune canzoni. È un luogo che attira pittori, disegnatori e fotografi per il suo punto di vista unico, ma anche molti innamorati che appendono dei lucchetti, come sul Ponte Milvio a Roma, come segno d’amore.
Pont Neuf
Pont Neuf
Il ponte Nuovo è il più vecchio ponte che rimane a Parigi. La costruzione iniziò nel 1578, ma per svariati motivi terminò solo nel 1607.
Si tratta del primo ponte ad attraversare la Senna in tutta la sua lunghezza, dispone dei primi marciapiedi a Parigi e di "balconi" a semicerchio al di sotto di ogni pila, dove i commercianti e gli artigiani hanno la loro bottega. Un'altra novità è l'assenza di case sulla sua bordatura e per la prima volta, il ponte è ornato da una statua equestre in onore di Enrico IV. Le sette arcate sono decorate con 385 maschere grottesche, opere di Germain Pilon, che raffigurano barbieri, dentisti, ladri, fannulloni e vari altri personaggi.  


I° arrondissement - Louvre (1/3) 
I° arrondissement - Louvre (2/3) 
I° arrondissement - Louvre (3/3) 
II° arrondissement - Bourse (1/1)
III° arrondissement - Temple (1/3) 
III° arrondissement - Temple (2/3)

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