Hôtel des Invalides |
Hôtel des Invalides
Questo grande complesso del classicismo barocco è stato voluto da Luigi XIV per ospitare 4000 soldati invalidi. Oggi continua a ospitare alcuni militari reduci, l’Église Saint Louis des Invalides, l’Église du Dôme, un museo e un cimitero militare con il mausoleo di Napoleone.
Per editto del re del 1670 viene decisa la sua costruzione nella plaine de Grenelle, allora sobborgo di Parigi, e i lavori sono affidati a Libéral Bruant, che si ispira all'Escorial, il palazzo monastero vicino Madrid.
La costruzione della chiesa viene affidata qualche anno dopo a Jules Hardouin Mansart, che lavorò anche ai padiglioni d'entrata e alle infermerie.
L'hôtel des Invalides comprendeva oltre alla chiesa, una manifattura dove avveniva il confezionamento di uniformi e la stamperia, un ospizio ed un ospedale militare.
Durante la Rivoluzione venne spogliato di tutti i simboli reali e verrà saccheggiata di armi, che serviranno per assaltare la Bastiglia. Sarà Napoleone a riportare l’edificio agli antichi fasti, con la consegna delle prime onorificenze della Legion d’Onore nel 1804 e che ne farà il centro di molte iniziative pubbliche. Riporterà all’antico splendore le statue deturpate e farà ricostruire da Pierre Cartellier la statua equestre di Luigi XIV, sull'alto rilievo della porta d’onore, scolpita da Nicolas Coustou. Alla sua morte inizierà un lungo dibattito, che seguirà le alterne vicende politiche della nazione, sull’opportunità di riporre le ceneri del generale all’interno dell’edificio, finché nel 1840 viene terminata la costruzione del suo mausoleo.
Nel 1872 viene aperto il museo di artiglieria e nel 1896 il museo dell'esercito, riuniti nel 1905 nell'attuale Musée de l'Armée.
La chapelle des Invalides, divenuta poi cattedrale, era concepita in per accogliere gli ospiti dell'ospedale ed è a croce greca iscritta in una pianta quadrata.
Ciascuna facciata è composta da due ordini sovrapposti, sottolineati da un colonnato sormontato da un frontone triangolare. La cupola a forma ovoide, è posata su un alto tamburo a due piani, di cui il secondo è ornato da alte finestre.
All'interno della volta, dipinto da Charles de La Fosse con una visuale prospettica in stile barocco, secondo una tradizione antica sono raccolte le bandiere e le insegne prese al nemico.
Napoleone deceduto nel 1821 all'isola Santa-Hélène, fu inumato il 15 dicembre 1840, sotto la Monarchia di Luglio. Le ceneri sono contenute in sei sarcofagi posti l’uno dentro l’altro, in porfido rosso della Finlandia, sostenuto da uno zoccolo in marmo nero, posto in una cripta aperta di forma circolare praticata al centro della chiesa.
Parecchi comandanti in capo della Prima e della Seconda Guerra mondiale sono tanto sepolti qui, come gli eroi di guerra.
All’interno del museo una sezione raggruppa le armi ed armature, mentre su tre piani, sono raccontate la storia delle guerre del 1870, 1914-1918 e 1939-1945 con numerosi oggetti e documenti.
Il museo ospita anche il museo dell'ordine della Liberazione e il museo di storia contemporanea. Nel 2008 è stato inaugurato una spazio multimediale chiamato historial Charles-di-Gaulle.
École militaire |
École militaire
Dopo la fine della guerra del 1748 Luigi XV decide di fondare la scuola reale militare, su proposta del maresciallo di Sassonia e perché i reggimenti reali avevano mostrato una scarsa preparazione durante il conflitto.
Il sovrano è sostenuto in questa scelta anche da Madame de Pompadour e da Joseph Pâris Duverney, ricco uomo d’affari che riesce a far destinare alcuni posti dell’accademia ai giovani meno abbienti.
Per il Re si tratta anche di lasciare una testimonianza della grandezza del suo regno, per cui incarica il suo primo architetto Ange-Jacques Gabriel di realizzare un edificio più vasto e grandioso del vicino l'Hôtel des Invalides, voluto da Luigi XIV.
Tra mille difficoltà, soprattutto di natura economica, nel 1756 la scuola apre con duecento cadetti. I lavori proseguono ma la situazione finanziaria diventa sempre più preoccupante e Madame de Pompadour e Joseph Parigi Duverney non possono finanziare tutta la costruzione. Nel 1760 il Re decide che l'istituzione sarà ripartita tra l'École militaire e il Collège Royal de la Flèche, il che rende obsoleto il progetto originario.
L’architetto Gabriel si rimette al lavoro ridimensionando il progetto ma nel 1766, dopo aver sgombrato Champ-de-Mars dalle macerie, scopre la magnifica prospettiva che offre l’edificio e decide di concludere l’edificio con una bella facciata. Il 5 luglio 1768 il Re pone la prima pietra della cappella e nel 1780 i lavori sono terminati.
Tra i nuovi cadetti nel 1784 troviamo Bonaparte. Durante la Rivoluzione l’edificio viene abbandonato e poi saccheggiato, diventa poi un deposito e una caserma per la Guardia imperiale.È solamente alla fine del XIX secolo che l'accademia militare è resa alla sua vocazione primaria: l'insegnamento.
Sul frontone del padiglione centrale della scuola, al di sotto dei trofei che incorniciano lo scudo di Luigi XV, si può vedere la Vittoria, la Francia, la Pace e la Forza. "Il Castello" è la parte centrale dell'accademia militare e si distingue per la sua cupola quadrangolare, ispirata all'architettura del Louvre. All’interno si trova la chapelle Saint Louis, santo patrono degli eserciti.
Palais de l’Assemblée nationale |
Palais de l’Assemblée nationale
Il Parlamento francese ha la sede nel Palais Bourbon, edificio costruito tra il 1722 e il 1728 per accogliere Louise Françoise de Bourbon. Diventa poi proprietà del principe di Condè che effettua dei lavori nel 1764, ispirandosi allo stile del Grand Trianon di Versailles. Confiscato in 1791, ospita nel 1795 il Consiglio dei Cinquecento. Tra il 1803 e il 1807 Napoleone ordinò che fosse realizzata la facciata neoclassica che dà sulla Senna, durante la Restaurazione torna al principe di Condé, ma lo stato nel 1827 ne ritorna definitivamente il proprietario.
Tra il 1827 e il 1832 il palazzo acquista la sua fisionomia interna attuale, sotto la direzione dell'architetto Jules di Joly, creando un nuovo emiciclo, l'avanzamento della facciata sud che ha permesso la creazione di tre saloni e l'edificazione della biblioteca, decorata dal pittore Eugenio Delacroix.
Le 4 statue ai piedi delle scale ritraggono Maximilien de Sully, il riformatore, Jean-Baptiste Colbert, l’organizzatore dell’economia, Henri François d'Aguesseau, l'unificatore del diritto e della giurisprudenza e di Michel de L'Hospital, il conciliatore.
La biblioteca contiene in particolare il diario del processo a Giovanna d’ Arco, alcuni manoscritti di Jean-Jacques Rousseau e il Codex Borbonicus, una farmacopea indigena del Messico centrale.
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