mercoledì 21 ottobre 2015

3418. Chi perderà il lavoro per una maglietta, chi per la riorganizzazione e chi continuerà a intascare


Un educatrice che lavorava in carcere, con partita IVA, è stata allontanata dal posto di lavoro perché indossava magliette NO TAV o comunque simpatizzava con la lunga lotta contro la tratta ad alta velocità in Val di Susa. Mentre un gruppo di persone protestava davanti al carcere, a qualche chilometro di distanza altri operatori sanitari hanno presidiato un paio di strutture gestite dalla Fondazione Don Gnocchi, che intendo ridiscutere il contratto, peggiorando di molto la situazione dei lavoratori.
Ormai da anni non tira una bell'aria per chi lavora nella sanità o nel sociale, ma per chi siede sulla poltrona di comando, i soldi intaschati non bastano mai, come a Roma con l'ennesima truffa al servizio sanitario.

Nessun commento: