Pubblicata
nel 2007 questa raccolta di saggi di Paul Watzlawick, a cura di
Giorgio Nardone, ha il pregio di punteggiare il percorso
professionale del molto noto psicologo americano. Il
libro si apre con i primi scritti sulla pragmatica della
comunicazione umana,
dedica quindi la sezione centrale ai lavori sulla terapia breve e
consacra l’ultima alle formulazioni più mature, comprensive e
decise dell’epistemologia watzlawickiana.
“Per
quanto le correnti classiche della psicoterapia differiscano e siano
spesso tra loro in contraddizione, esse hanno una ipotesi in
comune: che i problemi si possano risolvere soltanto scoprendone le
cause. Questo dogma è fondato sulla credenza in una causalità
lineare e unidirezionale, che scorre dal passato al presente, e che a
sua volta genera l’apparentemente ovvia necessità di raggiungere
un insight sulle cause prima che possa avvenire un
cambiamento. Permettetemi di fare un’osservazione per certi versi
eretica: né nella mia vita personale (a dispetto di tre anni e mezzo
di analisi in formazione) né nella mia successiva attività di
analista junghiano, né nelle vite dei miei pazienti mi sono mai
imbattuto in questo magico effetto dell’insight"
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