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Soprattutto
per l'educatore, dunque, saper pensare non è l'unico requisito
richiesto; saper far pensare, piuttosto. Infatti, pur essendo
inpossibile inculcare l'originalità del pensiero, l'intraprendenza e
lo spirito di iniziativa nel riflettere, è tuttavia possibile
favorire lo sviluppo di tali caratteristiche. Se pensare è
“pensare”, e non rimuginare o rievocare, occorre che l'educazione
fornisca gli strumenti per avvertire la dissonanza tra l'interno e
l'esterno, tra il noto e quel che manca di sapere, perché
nell'ideare viene coinvolta e viene prodotta l'intera personalità
dell'individuo attraverso curiosità, flessibilità, scetticismo e
onestà.
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