Matteo
Motterlini pubblica nel 2008 questo interessante saggio, che invita
tutti a fare molta attenzione ai propri pensieri. Già domandarsi
perché abbiamo certi pensieri e come facciamo ad accettarne di nuovi
sarebbe un buon passo avanti verso una consapevolezza che non tutti
hanno. Il passo successivo sarebbe quello di stare attenti a molte
trappole, alcune volte piazzate da noi stessi, altre volte dai
pubblicitari, dai politici e da chiunque ci voglia convincere di
qualcosa. Per difendersi occorre un sano scetticismo e la voglia di
non aver ragione a tutti i costi, perché a volte il mondo non è
proprio come lo desideriamo e vediamo.
“Accade
così di giudicare e di prendere decisioni a braccio, secondo
intuito, credendo però di avere operato un calcolo, di aver compiuto
un autentico ragionamento. Ed ecco che la via “euristica”, cioè
quella delle scorciatoie mentali con cui semplifichiamo
pragmaticamente i problemi ed economizziamo le risorse utilizzate per
risolverli, è foriera di distorsioni cognitive: cioè di trappole
mentali nelle quali tendiamo diabolicamente a cadere e di cui
l'evidenza sperimentali ha via via delineato una geografia sempre più
precisa”.
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