A stare
dietro a tutto ci sarebbe da andare in giro nudi e mangiando il
nulla, ma dall'altra non ci si può sempre voltare e pensare che il
mondo sia meraviglioso. Dietro a tutti gli oggetti c'è una storia di
sfruttamento. Alcune volte è l'uomo, spesso gli animali o le risorse
planetarie. In questo articolo viene ben descritto cosa succede agli
struzzi, prima di diventare scarpe o borsette. Magari qualcuno cambia
modello sapendo anche questa informazione.
Ognuno ha
le proprie opinioni, ma trovo altamente sconcertante leggere con
quale orgoglio in questo articolo si decanti quanto la tecnologia
applicata al gioco d'azzardo sia così straordinaria, perfetta e
garantisca ai giocatori il massimo delle sicurezza. Se togliessimo la
parola azzardo e mettessimo Madre Teresa di Calcutta il senso
cambierebbe veramente di poco (sic!).
Interessanti
riflessioni che dovrebbero indurre le persone, non solo i giocatori,
a comprendere come quest'attività sia ormai un industria che viaggia
con altri paradigmi che occorre conoscere ed evitare così di
incappare in retoriche senza contenuto.
Tra il
2011 e il 2015 la compravendita di armi a livello mondiale (sic!) è
cresciuta del 14percento rispetto al quinquennio precedente, quando
nell’ultimo ventennio del Novecento il commercio di armi era stato
costantemente in calo. Inoltre la Cina diventa il terzo esportatore
al mondo, ancora molto lontano da USA e Russia, ma in costante
risalita.
L'associazione
AND, che si occupa da anni di gioco d'azzardo patologico, si può
sostenere anche in questo modo, iscrivendosi al sito e votando il suo
progetto. Se otterrà abbastanza punti vincerà un po' di soldini da
spendere in un interessante progetto Born to play, not to gamble.
Partecipate numerosi!!
Il giro
d’affari delle agromafie ha superato i 16 miliardi di euro lo scorso anno. In Italia sono 26.200 i terreni nelle mani di persone
condannate in via definitiva per vari reati, compresi l’associazione
mafiosa e la contraffazione e il mancato utilizzo dei beni confiscati
alla criminalità organizzata comporta uno spreco di 20-25 miliardi
di euro ogni anno. 
Secondo
passaggio processuale, dopo le varie condanne ai medici e al
responsabile. La LAV pubblica una interessante (sic!) foto che
dimostra quanta “umanità” avessero i veterinari della struttura.
Ovviamente non la pubblico, ma potete guardarla qui.
Interessante
studio che prende in considerazione i 266 enti locali coinvolti in
questo importante provvidimento. Il successivo commissariamento,
riducendo il livello d’infiltrazione mafiosa, sembra incoraggiare
una migliore selezione della classe politica.
Certo non
sono un pastore né un allevatore, ma non si può sempre pensare di
“comandare” il mondo come lo vogliamo. Direi che ci sono
parecchie prove che dimostrano come l'essere umano non sia un grande
gestore di risorse naturali, eppure uccidere i lupi, che ormai sono
troppi (sic!) è sempre una buona idea. A questo punto farei
volentieri a meno di tutti gli allevatori, che vadano a fare altro.
Il gigante
statunitense ha ceduto alla pressioni che proseguono da oltre 10 anni
durante i quali numerosi villaggi e comunità rurali in India si sono
mobilitati, con proteste, manifestazioni, boicottaggi e liti legali,
contro la Coca Cola e la Pepsi Cola, accusandole di derubare le
risorse idriche destinate alle campagne, di usurpare le terre delle
comunità contadine e di inquinare il suolo, attraverso il rilascio
nel terreno di sostanze chimiche usate per il riutilizzo delle
bottiglie.
Una serie
di recenti notizie mostrano una strategia economica che sfrutta la
centralità del califfato fra i traffici globali di droga. Peccato
che America ed Europa non possano fare a meno di cocaina, eroina e
hashish!! 
Secondo lo
studio condotto dal The Economist, gli Stati Uniti occupano
saldamente il primo posto nella classifica per nazioni del 2014, con
un totale di 142,6 miliardi di dollari. La Cina è seconda con 95,4
miliardi, poi il Giappone con 29,8 miliardi. Interessante che nei due
paesi asiatici il gioco d’azzardo sia quasi illegale, o comunque
fortemente indirizzato verso un gambling privo di premi in denaro
eppure muove un economia, almeno in Cina, di poco inferiore a quella
italiana. Oggi il mercato del gioco mondiale si muove soprattutto
lungo i lati di un quadrilatero dove sulla parte occidentale si
ritrovano Las Vegas e Atlantic City e sull’opposto versante Macao e
il nuovo filone del gioco che si sta prepotentemente facendo strada
nelle Filippine. E per due milioni di persone è un posto di lavoro.
L'esposizione
al gioco d'azzardo, talvolta camuffato, è sempre più precoce e
legale. Esempio terribile di questo allevamento di futuri giocatori
d'azzardo probabilmente anche patologici sono le ticket redemption.
In questo interessante reportage vengono evidenziate sopratutto le
dinamiche sociali, tra bambini di 8 anni che spingono i genitori a
giocare e nonne che adocchiano le slot poco lontane dalla sala.
Adoro le
storie alla Davide contro Golia e questa è ambientata in Sardegna,
dove un uomo particolarmente ostinato è riuscito a impedire la
cementificazione, mettendosi contro alcuni giganti del mattone. Alla fine la cassazione gli ha dato ragione, così dovranno abbattere
quello che è già stato costruito e smammare. Evviva!
In questa
interessante intervista al sociologo Sergio Manghi viene approfondito
una delle ragioni per cui una persona continua a giocare. Una delle
chiavi di lettura proposte consiste nell'utilizzare la vincita o la
perdita come risposte del fato, per capire se si è dalla parte
giusta o da quella sbagliata. Il tutto di connette con la caduta
delle fedi e delle varie ideologie, che conferivano alle persone una
speranza a cui ci si affidava con molta fiducia.
Sono poche
le donne ahimè che si rivolgono ai servizi per chiedere aiuto.
Interessante intervista che dice una cosa molto interessante a
proposito del perché le donne giocano.
Mi
ero quasi dimenticato della loro esistenza (magari!), ma questo utile
articolo riassume e conferma le innumerevoli difficoltà progettuali
che imperversano sull'arma di distruzione dai costi proibitivi.
Ultimo in ordine di tristezza è il fatto la
temperatura all’interno della
stiva degli armamenti
supera i limiti di progetto quando fuori ci sono più di 32 gradi. Lo
stesso succede quando vola al di sotto dei 25mila piedi (7600 metri)
se le porte della stiva sono chiuse per oltre dieci minuti. Le
ali saranno attaccate con il nastro adesivo tra un po'.
