mercoledì 28 marzo 2012

784. La guerra in Afganistan e le nuovi basi USA in Australia


Interessante intervista al 32enne Michael Hastings, noto giornalista americano che racconta che ormai di quella guerra non importa niente a nessuno e che l’America con i suoi alleati ne uscirà dichiarando una vittoria che non esiste.
Mentre migliaia di militati USA sono impegnati in quel paese, lo stato maggiore statunitense pianifica il futuro, ipotizzando di trasformare Cocos Island, in Australia, in base per i droni per tenere sotto controllo la porzione di mare antistante la Cina.
La nuova frontiera tecnologica sembra essere quella dei droni, elementi meccanici ultratecnologici che attaccano e distruggono i bersagli, mentre sono guidati da migliaia di chilometri da soldati addestrati. Il sogno di ogni generale, quello di non dover sacrificare alcun soldato e che, al massimo, devono comunicare che un drone da milioni di dollari è stato abbattuto.
Il massimo della spersonalizzazione a tutto vantaggi dell’opinione pubblica che preme la fine della guerra quanto il costo di vite umane raggiunge livelli intollerabili, ma se a “morire” sono dei droni chi vuoi che protesti. Forse quelli che vengono uccisi dai droni?

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