Era ormai
il lontano 1977, probabilmente un'altra Italia nello spirito,
identica nel Dna. Non ho mai apprezzato il Dalla nazionale, ma quando
mi sono imbattuto in questa canzone e sono stato un po' lì, ad
ascoltarla e pensarci un po' su, l'ho subito eletta come grande
canzone, non certo una scoperta per molti. Ma lo so bene di arrivare
sempre prima o sempre dopo!
Siamo noi,
siamo in tanti
Ci
nascondiamo di notte
Per paura
degli automobilisti
Dei
linotipisti
Siamo i
gatti neri
Siamo i
pessimisti
Siamo i
cattivi pensieri
E non
abbiamo da mangiare
Com'è
profondo il mare
Com'è
profondo il mare
Babbo, che
eri un gran cacciatore
Di quaglie
e di fagiani
Caccia via
queste mosche
Che non mi
fanno dormire
Che mi
fanno arrabbiare
Com'è
profondo il mare
Com'è
profondo il mare
E' inutile
Non c'è
più lavoro
Non c'è
più decoro
Dio o chi
per lui
Sta
cercando di dividerci
Di farci
del male
Di farci
annegare
Com'è
profondo il mare
Com'è
profondo il mare
Con la
forza di un ricatto
L'uomo
diventò qualcuno
Resuscitò
anche i morti
Spalancò
prigioni
Bloccò
sei treni
Con
relativi vagoni
Innalzò
per un attimo il povero
Ad un
ruolo difficile da mantenere
Poi lo
lasciò cadere
A piangere
e a urlare
Solo in
mezzo al mare
Com'è
profondo il mare
Poi da
solo l'urlo
Diventò
un tamburo
E il
povero come un lampo
Nel cielo
sicuro
Cominciò
una guerra
Per
conquistare
Quello
scherzo di terra
Che il suo
grande cuore
Doveva
coltivare
Com'è
profondo il mare
Com'è
profondo il mare
Ma la
terra
Gli fu
portata via
Compresa
quella rimasta addosso
Fu
scaraventato
In un
palazzo, in un fosso
Non
ricordo bene
Poi una
storia di catene
Bastonate
E
chirurgia sperimentale
Com'è
profondo il mare
Com'è
profondo il mare
Intanto un
mistico
Forse un
aviatore
Inventò
la commozione
E rimise
d'accordo tutti
I belli
con i brutti
Con
qualche danno per i brutti
Che si
videro consegnare
Un pezzo
di specchio
Così da
potersi guardare
Com'è
profondo il mare
Com'è
profondo il mare
Frattanto
i pesci
Dai quali
discendiamo tutti
Assistettero
curiosi
Al dramma
collettivo
Di questo
mondo
Che a loro
indubbiamente
Doveva
sembrar cattivo
E
cominciarono a pensare
Nel loro
grande mare
Com'è
profondo il mare
Nel loro
grande mare
Com'è
profondo il mare
E' chiaro
Che il
pensiero dà fastidio
Anche se
chi pensa
E' muto
come un pesce
Anzi un
pesce
E come
pesce è difficile da bloccare
Perché lo
protegge il mare
Com'è
profondo il mare
Certo
Chi
comanda
Non è
disposto a fare distinzioni poetiche
Il
pensiero come l'oceano
Non lo
puoi bloccare
Non lo
puoi recintare
Così
stanno bruciando il mare
Così
stanno uccidendo il mare
Così
stanno umiliando il mare
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