È
boom di dislessici, discalculici, disgrafici e disortografici. In
Italia il numero di studenti con qualche disturbo specifico
dell’apprendimento aumenta: nell’anno scolastico 2016/17 erano
254mila pari al 2,9percento degli iscritti. Dietro questa epidemia
però si fa confusione tra la difficoltà di apprendimento e il
disturbo conclamato e spesso c’è un business dietro queste
etichette date ai bambini. Della serie sai che novità (sigh!).
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