Cresce
il contenzioso nelle università italiane. Lo segnala l’Autorità
nazionale anticorruzione, lo confermano le sentenze in calendario nei
Tribunali amministrativi regionali. Sale la ribellione di dottorandi
e ricercatori, umanisti e medici nei confronti della gestione dei
concorsi negli atenei, della prassi che offre corsie preferenziali
agli interni: i bandi cuciti su misura di un candidato voluto dal
Dipartimento o gradito al presidente di commissione.
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